Bruxelles – Per quanto riguarda la clausola Isds, quella per istituire i tribunali di arbitrato tra Stato e imprese, “la questione non è se includerla o meno”, nel trattato di libero scambio tra Usa e Ue, il Ttip, ma “come possiamo farlo al meglio”. La commissaria al Commercio, Cecilia Malmström, in audizione al Parlamento europeo ha ricordato ai deputati che “il negoziato sull’Isds è nel mandato della Commissione”, anche se, ha ammesso, nella consultazione lanciata dalla Commissione “la grande maggioranza delle persone si è espressa contro il Ttip in generale e contro l’Isds in particolare”, perché l’Isds è visto da molti come una possibile arma nelle mani delle multinazionali per forzare e scavalcare le leggi di un Paese. Ma, ha specificato la commissaria “questa consultazione non deve essere intesa come un referendum” ma “solo una maniera per permetterci di capire le maggiori preoccupazioni sul sistema e darci un’idea su come affrontarle”.
Malmström ha molto insistito sull’importanza di includere l’Isds nel Ttip anche se riformato. “In oltre 60 anni i governi nazionali dell’Ue hanno negoziato 1.400 trattati di investimento bilaterali, senza alcun clamore”, e “in tutto il mondo sono in tutto 3.000”. E nello specifico per quanto riguardano gli Stati Uniti, lo hanno già istituito Canada e Giappone “che sono i nostri principali concorrenti sul mercato Usa”, e anche “nove Stati membri”, senza “aver impedito a questi Paesi di attuare l’intero acquis comunitario prima del 2004”. Certo, sottolinea ancora Malmström, questi accordi “sono problematici”, e hanno bisogno di “riforme che riequilibrino il sistema a favore del processo democratico”. Tra queste la Commissaria ha detto di credere molto nell’idea di istituire un tribunale permanente, con giudici scelti dagli Stati in modo da evitare conflitti di interesse, dando la possibilità di appello e inserendo clausole di salvaguardia per le legislazioni nazionali. Ma l’Isds ci deve essere anche perché “nei tribunali Usa non si può invocare il diritto internazionale” e che i tribunali Stato-Stato “taglierebbero fuori dal sistema le Piccole e medie imprese”. Una proposta però da parte dell’esecutivo non è ancora stata preparata e verrà resa pubblica solo verlo la fine della primavera, ha annunciato la Commissaria.
Per saperne di più:
Leggi il discorso completo della Malmström (in inglese)