La Commissione ha messo a disposizione 100 milioni di euro per finanziare progetti transeuropei di infrastrutture energetiche nell’ambito del Connecting Europe facilities (CEF). Serviranno per interventi pensati per porre fine all’isolamento di energia, per eliminare i cosiddetti “colli di bottiglia” e per il completamento del mercato europeo. Secondo la Commissione questo denaro servirà anche da catalizzatore per assicurare ulteriori finanziamenti da parte di investitori privati e pubblici. Con un totale di 650 milioni di sovvenzioni previste nel 2015, questo è il primo dei due bandi previsti per l’anno. La scadenza per presentare le domande è il 29 aprile, la selezione delle proposte da finanziare è prevista per la metà di luglio.
Per il commissario all’Energia, Miguel Arias Cañete, “reti energetiche affidabili e ben collegate sono fondamentali per arrivare all’Unione energetica”, e questi finanziamenti “sono un’opportunità per creare un mercato competitivo, sostenibile, sicuro e in ultima analisi, per portare i benefici nelle nostre case e alle nostre imprese”. Nel periodo 2014-2020 per le infrastrutture enerrgetiche saranno messi a disposizione 5,85 miliardi di euro.
L’importo del sostegno comunitario non potrà superare però il 50% dei costi ammissibili per ogni progetto, che può essere uno studio o un’opera. In casi eccezionali, quando si valuterà che un progetto contribuisce in modo significativo alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico, migliora la solidarietà tra gli Stati membri o offre soluzioni altamente innovative, il sostegno dell’Ue potrà essere aumentato fino a un massimo del 75% dei costi per i lavori.