Spie fiscali e gioco d’azzardo. Sembrano essere queste, almeno secondo le indiscrezioni del Financial Times, le armi segrete del governo greco per convincere l’Unione europea che Atene è in grado di riformare il sistema e recuperare danaro che ora sfugge alle casse dello stato.
Il ministro delle finanze della Grecia, racconta Peter Spiegel in un a sua breve nota diffusa su Twitter, ha proposto sette riforme economiche come le “prime di una serie” di misure volte a sbloccare 7,2 miliardi in aiuti europei. Le idee presentate a Bruxelles comprendono il reclutamento di “studenti, massaie, anche i turisti”, per agire da ispettori fiscali sotto copertura.
Le proposte, contenute in una lettera di undici pagine inviata giovedì da Yanis Varoufakis a Jeroen Dijsselbloem, il suo omologo olandese che presiede il comitato di 19 ministri delle Finanze della zona euro, include anche un nuovo piano per rilasciare licenze alle società di gioco d’azzardo online che Atene ritiene possa raccogliere 500 milioni all’anno, riferisce il corrispondente del Financial Times da Bruxelles Peter Spiegel.
Le proposte, che Spiegel ha potuto leggere e in parte pubblicare, saranno illustrate da Varoufakis alla riunione dei ministri delle finanze dei lunedì, e “includono riforme più tradizionali, tra cui l’attivazione di un nuovo consiglio fiscale” per monitorare la spesa pubblica e di un nuovo piano per la raccolta delle tasse non pagate. Il documento include anche una richiesta per avviare “discussioni di alto livello”, su un terzo programma di salvataggio per la Grecia, a cui nella lettera Varoufakis si riferisce come a un “accordo di follow-up”, che Atene dice verrà chiamato “Contratto per la ripresa e la crescita dell’economia greca”.
La lettera contiene anche alcune proposte non ortodosse, scrive FT, in particolare gli “osservatori dell’evasione Iva”, secondo la quale “un gran numero di osservatori casuali”, come collaboratrici domestiche, studenti, o anche turisti, dovrebbe assistere il governo nella caccia a coloro che tentano di sottrarsi all’imposta tassa sul valore aggiunto. “Un gran numero di ispettori non professionisti sono assunti a breve termine (non più di due mesi, e senza alcuna prospettiva di essere riassunti), scelti su base assolutamente casuale e con una formazione di base per agire sotto copertura, come clienti, registrando audio e video. I reclutati, che possono essere anche turisti “in zone a grande l’evasione fiscale”, sarebbero pagati ad ore e sarebbero “difficile da rilevare dagli evasori fiscali”.
Potrebbe anche essere un’opportunità per giovani turisti squattrinati, di finanziarsi per passare qualche settimana sotto il gradevole sole greco, facendo qualche bagno e scoprendo gli evasori dell’Iva.
“La grande novità è che migliaia di ‘osservatori’ casuali distribuiti ovunque, che utilizzano apparecchi di registrazione audio video e per conto delle autorità fiscali, ha la capacità di cambiare i comportamenti molto rapidamente”, scrive Varoufkais.