Troppi decreti? Parlamento espropriato della propria funzione legislativa? Il governo troppo spesso ricorre alla decretazione d’urgenza o alla richiesta di fiducia? In Italia divampa la polemica non solo tra governo e opposizioni, ma anche tra governo e presidente della Camera, Laura Boldrini, che non risparmia rilievi nei confronti dell’esecutivo guidato da Renzi, il quale a sua volta non manca di replicare personalmente e via twitter.
Ricorso alla fiducia, troppi decreti: come stanno le cose? Lasciamo la parola ai numeri. Cominciamo con la fiducia. In questa diciassettesima legislatura, iniziata il 15 marzo 2013. il governo e’ ricorso alla fiducia 41 volte, con una media- in questi 24 mesi- di circa una ogni 15 giorni. L’attuale esecutivo guidato da Renzi ha posto la prima questione di fiducia quasi al debutto, il 12 marzo dell’anno scorso, appena una ventina di giorni dopo l’avvio del mandato. L’ultima fiducia e’ stata posta il 18 febbraio alla Camera sulla proroga dei termini e nello stesso giorno al Senato sulle imprese di interesse nazionale e l’area di Taranto Tra Camera e Senato col governo Renzi siamo arrivati a quota 31 (qualche fiducia e’ stata presentata sia a Montecitorio che a Palazzo Madama sul medesimo argomento).
Quanto ai decreti, dall’inizio della legislatura sono 57 quelli che hanno impegnato Camera e Senato nella conversione in legge: 26 del governo Letta, 27 quelli del governo Renzi, cui occorre aggiungerne 4 “ereditati” da Camera e Senato dal precedente governo Monti.
C’e’ da dire che proprio sull’eccessivo ricorso alla decretazione d’urgenza da parte del governo la commissione Affari Costituzionali di Montecitorio la scorsa primavera aveva avviato una indagine. Motivata dai numeri: il dato percentuale delle leggi di conversione sul totale delle leggi approvate ha subito una brusca impennata, passando dal 28,6% della XV legislatura e dal 27,1% della XVI all’attuale 60%. Ebbene, questa indagine avrebbe dovuto concludersi in tempi brevi, entro giugno, poi però era stata decisa una proroga. Sul tema tuttavia c’e stata una sola riunione della commissione, che ha ascoltato vari esperti e giuristi, e poi tutto e’ finito lì. La prima e unica riunione su questo argomento c’è stata il 19 giugno dell’anno scorso. Fine, non c’e’ più stato alcun seguito.