In occasione del primo vertice europeo dopo la vittoria di Syriza, Alexis Tsipras non ha criticato la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma lo ha fatto con il collega spagnolo Mariano Rajoy che aveva affermato: “L’Europa è estremamente solidale. Un paese come la Spagna ha prestato ventiseimila milioni di euro alla Grecia”; aggiungendo che “non si può costruire l’Europa se tutti decidiamo di non rispettare i nostri impegni”. Il primo ministro ellenico ha risposto che “Rajoy sbaglia” e “non dovrebbe portare qui i suoi problemi interni”.
Secondo il quotidiano spagnolo El Pais “Rajoy e il suo gruppo sanno che qualsiasi cosa otterrà Tsipras sarà immediatamente fatta propria da Podemos come effetto specchio”; ma in Spagna il governo sembra sicuro che il primo ministro greco non potrà mantenere le promesse fatte ai suoi elettori, e quindi che questo nuocerà anche a Pablo Iglesias Turrión, segretario di Podemos.
José Manuel García-Margallo, ministro degli Esteri, ha affermato che la solidarietà del suo paese nel salvataggio della Grecia ha impedito al governo di aumentare i sussidi di disoccupazione e le pensioni. “L’esecutivo spagnolo”, conclude El Pais, “non ammette l’influenza di Podemos nella sua posizione riguardo la Grecia, ma, ancor prima che parlasse Tsipras, un alto esponente del governo ellenico aveva dichiarato davanti a diversi giornalisti che vedeva motivazioni politiche dietro alla posizione di Rajoy, un’idea diffusa nei circoli europei”.