“Sono 330 i morti dell’ennesima tragedia del mare davanti alle coste di Lampedusa, un numero molto vicino alle 366 vittime del 3 ottobre 2013 che diede inizio all’operazione Mare Nostrum voluta da Enrico Letta dopo una visita sull’isola a contare le troppe bare bianche”. Così l’europarlamentare Pd Renato Soru, davanti alla conta aggiornata dei morti nell’ultimo naufragio del 9 febbraio. “Chiederò subito in un’interrogazione al Commissario europeo per le Migrazioni Dimitris Avramopoulos il ripristino della missione Mare Nostrum, in condivisione con tutti i paesi europei”, annuncia Soru.
“E’ chiaro che Triton che non è uno strumento adeguato a soccorrere e salvare vite umane e non rappresenta nemmeno un deterrente agli sbarchi, considerando che 11.400 migranti sono stati soccorsi in mare a partire dal lancio dell´operazione il 1 Novembre 2014, e tenendo conto delle ramificazioni sempre più sofisticate con cui viene organizzato il traffico di esseri umani dall’Africa e dal bacino est del Mediterraneo”, dice l’euoparlamentare PD, che è anche presidente della Commissione politica sicurezza e diritti umani dell’assemblea permanente dell’Unione per il Mediterraneo.
“Ecco perché non esiste un’alternativa a ripristinare Mare Nostrum, la sola operazione umanitaria degna di questo nome, in un’ottica di condivisione delle responsabilità e anche dei costi sia in termini di risorse umane e militari che finanziarie, con gli altri Paesi dell’Ue. Non possiamo permetterci di lasciare che altre vite finiscano nel mare di Sicilia, ai piedi dell’Europa mentre la testa dell’Unione si concentra solo sui pareggi di bilancio”.