“La Grecia deve decidere cosa vuole fare”. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan lancia da Ankara, dove si è recato per una riunione con i suoi colleghi del G20, un messaggio chiaro. Si attende che nella riunione dell’Eurogruppo, mercoledì a Bruxelles, Atene “condivida le proprie intenzioni su quello che vuole fare”. Perché, al di là del programma elettorale con cui Alexis Tsipras si è guadagnato la guida dell’esecutivo ellenico, Padoan sottolinea che un piano preciso da parte del governo greco ancora “non c’è”. Al contrario, “c’è un programma che la Grecia deve completare”, prosegue il titolare di Via XX Settembre, riferendosi agli accordi presi con la Troika.
Queste frasi farebbero pensare a una posizione intransigente da parte dell’Italia, ma il ministro precisa che l’obiettivo di Roma è una “soluzione condivisa, a partire dall’Eurogruppo di mercoledì, nell’interesse di tutti”. Poi rivendica “con forza che l’Italia ha messo in cima all’agenda europea la crescita, l’occupazione, gli investimenti”, sottolineando che anche la Grecia “non potrà che beneficiarne”. Questo basta, per Padoan, a dimostrare che il governo guidato da Matteo Renzi non si è schierato improvvisamente con la cancelliera tedesca, Angela Merkel su una linea di inflessibilità verso Atene.
Poi, Il ministro dichiara che “non c’è un piano B” che preveda l’uscita di Atene dall’euro. E risponde “assolutamente no” a chi gli chiede se esista un rischio di contagio per l’Italia, allontanando così gli spettri che, nel 2011, fecero intraprendere manovre draconiane al governo guidato da Mario Monti.
Padoan ha anche dichiarato di essersi “chiarito” con il collega greco Yanis Varoufakis, a proposito di un “malinteso”. In una intervista al programma di Rai3 “Presa diretta”, andata in onda ieri sera, Varoufakis aveva rivelato di aver ricevuto, da un esponente di una importante istituzione italiana, la confessione che anche l’Italia rischierebbe il default, ma sarebbe impossibilitata a dirlo e sarebbe sotto ricatto dall’Europa. Il ministro italiano aveva replicato su Twitter definendo “il debito italiano solido e sostenibile”.
Da Ankara aggiunge che “è importante, quando un Paese parla di un altro, che lo faccia a ragion veduta”. Perché l’Italia ha conti sotto controllo, ribadisce il titolare dell’Economia, e in ogni caso “il debito italiano non è sul tavolo” della discussione. Inoltre, Padoan sostiene che “il quadro macroeconomico, per l’Italia, potrebbe riservare delle sorprese positive”. Con la comunicazione sulla flessibilità della Commissione Ue, la decisione della Bce sul Quantitative easing, il basso prezzo del petrolio e il rapporto euro/dollaro favorevole – elementi sottolineati anche dal premier Matteo Renzi – si intravedono i segnali di una possibile ripresa. Per agganciarla in modo stabile, secondo Padoan “è il momento di accelerare le riforme”.