Il Parlamento europeo fa un altro passo avanti verso la creazione di registri contro riciclaggio ed evasione fiscale. In seduta congiunta le commissioni Problemi economici e libertà civili hanno approvato a larghissima maggioranza (87 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto), la direttiva anti-riciclaggio che obbligherebbe ogni stato membro dell’Unione europea a istituire e mantenere un registro centrale pubblico contente informazioni sui proprietari effettivi di società per azioni, fondi fiduciari ed altre entità legali.
Il registro, secondo la direttiva, potrà essere consultato da chiunque sia in grado di dimostrare un “legittimo interesse”, come il sospetto di riciclaggio di denaro, finanziamenti al terrorismo, o altri reati che possono aiutare a finanziarli, come la corruzione, reati fiscali e la frode. Chiunque insomma può accedere a informazioni come il nome del beneficiario, mese ed anno di nascita, nazionalità, residenza e dettagli della proprietà. Ogni deroga all’accesso garantito dagli stati membri sarebbe possibile solo dopo un’analisi caso per caso e comunque in circostanze eccezionali.
I deputati europei oggi hanno anche approvato con 83 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astensioni una regolamentazione sul trasferimento di fondi che mira a migliorare la tracciabilità di chi paga, dei beneficiari e dei loro beni. Entrambi gli accordi ora devono essere approvati dalla Plenaria del Parlamento europeo (ad aprile o Marzo) e dal Consiglio. Poi gli Stati membri avranno due anni di tempo per trasporre la direttiva nella legislazione nazionale.