colonna sonora: Ennio Morricone – On Earth as it is in Heaven (live in Venezia 2007)
Essere il figlio di Dio non è mai stato facile, ma oggi è ancora peggio.
Nato in una notte festiva al freddo e al gelo senza comfort, da un padre che inizialmente neanche l’aveva riconosciuto, in vita perseguitato, tradito, torturato, poi ucciso per i nostri peccati tra atroci sofferenze, risorto dopo neanche tre giorni di riposo, asceso al cielo, e nonostante tutto preso di mira dai bestemmiatori in saecula saeculorum… il povero Gesù ne ha passate veramente tante, eppure è sempre rimasto fedele alla linea, amando il prossimo suo e porgendo l’altra guancia, nel nome dell’amore e della salvezza dell’umanità, se mai l’umanità meritasse una cosa simile.
Ma a tutto c’è un limite.
Qualche giorno fa, convinto di non fare alcun danno, ha deciso di apparire ad una pastorella paraplegica sordomuta di 93 anni sulle Alpi austriache per dare sfogo alle sue frustrazioni. Quello che il Salvatore non sapeva, perché il suo sguardo sul mondo è ancora troppo permeato d’amore per rendersi conto di cosa siamo diventati, è che il nipotino per divertirsi aveva dotato la bisnonna di turbo-carrozzella radiocomandata e telecamera Go-Pro incorporata.
Per la prima volta dai tempi dell’avvento (periodo ricordato anche per la nascita del noto soprabito invernale che ripara dall’aria fredda, la “giacca avvento”, appunto. Magari in seconda lettura, scemato l’effetto degli allucinogeni, questa parentesi verrà cancellata, per ora manteniamola che comunque fa volume; l’importante poi sarà ricordarci di eliminare le note personali al testo, altrimenti sembreremmo dei matti che parlano a se stessi al plurale.) il figlio del Signore, o figlio dell’Uomo, anche se una Donna sicuramente ci ha messo lo zampino, è stato immortalato in un video.
Il creativo nipotino non riusciva a credere ai suoi occhi quando, acquisendo il materiale della Go Pro per montare un nuovo episodio della seguitissima web serie autarchica “Nonna No-Limits” ha visto questo cristone materializzarsi dal nulla e cominciare un lungo monologo in una lingua misteriosa che il giovane austriaco ha scambiato per aramaico antico. La pelle olivastra, la barba lunga e la tunica lisa gli hanno subito fatto pensare ad un musulmano entrato irregolarmente nel paese e stava già preparando il fucile quando si è accorto delle stigmate su mani e piedi, riconoscendo in quella figura l’agnello di Dio.
Senza pensarci due volte, nel nome dell’amore e della salvezza dell’umanità, l’intraprendente nipote ha messo il video all’asta su e-Bay, raggiungendo nel giro di poche ore una somma da capogiro, che avrebbe impiegato per acquistare altri accessori super tecnologici da montare sulla carrozzella della nonna, tipo un reattore della NASA per un volo oltre l’atmosfera e un rivestimento in una lega ignifuga speciale dell’esercito per una corsa tra le fiamme. Ma a questo punto possiamo lasciare l’allegra famigliola alpina al loro destino e spostarci nell’avanzatissimo laboratorio intergalattico che si nasconde sotto al Vaticano.
Ovviamente l’acquirente finale del video è stato Papa Francesco, che per riuscirci si è dovuto far prestare dei soldi dal Cardinal Bertone. Il filmato è stato studiato dalle decine di esperti che ogni giorno lavorano in questo paradiso della scienza, dove tra gli altri sono presenti un venusiano giunto sulla Terra nel 1983, Dan Brown, l’arcangelo Gabriele e l’anello mancante dell’evoluzione umana, riportato in vita da una pozione alchemica composta da Leonardo in persona (Leonardo la tartaruga ninja) ed usato come tuttofare. L’esito delle ricerche come sempre è stato mantenuto segreto, è trapelato solo che il dialetto parlato dal figlio di Dio, in un’ottica di coerenza con la Romana Chiesa, fosse in realtà “tresteverino”.
E la notizia potrebbe chiudersi qui, come su ogni altro quotidiano del mondo che la riporti, cioè credo tutti. E invece Fuori Tema non si ferma di fronte a niente e in quanto “socio sostenitore golden” della web serie “Nonna No-Limits” sono riuscito ad ottenere dal nipote uno stralcio del suddetto video, che andrò a sbobinare per voi, in esclusiva su questa rubrica che non si capisce perché ancora non abbia vinto un Pulitzer, o un Nobel o un Telegatto.
“(…) ammazza che freddo signo’, ma che stai a fa’ in canotta coi guanti da boxe nel recinto dei montoni? Vabbé, ce lo sai te, io so solo che me dovevo sfoga’ sennò stavolta je mannavo ‘na pioggia de mammuth, artro che rane. T’ho scerta perché nun penzo che lo vai a di’ in giro, me dai fiducia… Enzomma sti ‘nfami m’hanno ammazzato du’mila anni fa e nun se so’ mai fermati, tacci loro. Me mettono sempre in mezzo aò. Volemo parla’ delle crociate? Dell’ettolitri de sangue schizzato dalle panze de tutto er monno ner nome mio? Ancora ce piango… O la “santa” inquisizione, volemo parla’ de quella? Se l’inquisizione era santa, Cicciolina era vergine, come mi’ madre. Un delirio de violenza de quattro psicopatici che ha fatto artre migliara de morti. Te dovemo brucia’ sinnò Gesù piagne… ma che ve dice er cervello? Me fate piagne voi… Però ho sempre mannato giù, erano tempi bui, ancora nun c’era internette e la gente erano ignoranti… E ‘nfatti le cose poi so’ mijorate. Cioè fate sempre ‘n sacco de casino ma ‘nsomma mo’ ner nome mio ar massimo te rompono li cojoni ar citofono er sabbato matina, ce se po’ sta’. M’hanno appeso nelle scole e dicono che è ‘n paese laico ma pure quelle so’ bazzecole, alla fine alli scolari je fa comodo: qurcuno me chiede aiuto, quarcuno se la pija co’ me se va male… so’ ragazzi, che male fanno? Ma quei du’ zozzoni no eh. Fino a mo’ so’ stato zitto e bono ma c’è ‘n limite alla decenza. Un ometto pieno de ambizzioni che nun guarda ‘n faccia a nesuno pur de fa’ carriera, che ha accortellato alle spalle i suoi alleati pe’ prenne er potere e mo’ che cell’ha nun guarda ‘n faccia manco a quei poracci che dovrebbe rappresenta’… Un vecchio (che quarcuno, ma esaggera, me dice essere pure pervertito colluso co’ la Mafia), che ha distrutto un paese e un intero popolo pe’ sarvasse culo e danari e fa infirtra’ la malavita fino ar midollo della democrazia… Du’ personaggi loschi come pochi che come si nun bastassero da soli decidono pure de incontrasse pe fa l’inciuci inzieme, alla faccia de tutti, se stringheno la mano, fanno un patto… E TUTTI I GIORNALI LO CHIAMANO ER PATTO DER NAZZARENO!? Ma che c’entro io? Ma come se po’ scomoda’ er nome mio pe’ sta porcata? Er medioevo è finito, mo’ nun c’avete più scuse. Io spero che quarcuno se ne renda conto perché sinnò qua finisce che ve rimandamo ‘n antro diluvio univerzale. Chiamatelo ER PATTO DELLI ZOZZONI, TACCI VOSTRI! …Vabbè scusa lo sfogo signo’, stavo a sbrocca’. A me sta cosa der libbero arbitrio nun m’è mai annata giù, ma mi’ padre insiste… grazie pe’ la pazzienza, me riccomanno acqua ‘n bocca, stamme bene, tanto se rivedemo presto…”.
Buon uichènd a chi pesa bene le parole, poi pesa bene anche i fatti che seguono le parole, poi pesa la pasta e se fa ‘na bella carbonara così non ce pensa più.