Bruxelles – Aiuti pandemici alle compagnie aeree francesi, niente da fare. I via libera della Commissione ai 7 miliardi di aiuti di Parigi per AirFrance e AirFrance-KLM non vanno bene. Il Tribunale dell’Ue annulla la decisione presa dall’esecutivo comunitario. Il motivo è che l’esecutivo comunitario ha sbagliato le proprie valutazioni, dichiarando che né la holding Air France-KLM né KLM erano beneficiarie di tali aiuti. Il nodo è che Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni poiché, spiegano i giudici di Lussemburgo, a suo avviso tali misure costituivano aiuti compatibili con il mercato interno. Ma così non è. “La Commissione ha erroneamente definito i beneficiari di tali aiuti“. Gli aiuti, dunque, non dovevano essere concessi.
Nell’aprile 2020, durante la pandemia di Covid-19, la Francia ha notificato alla Commissione europea una misura di aiuto individuale a favore della Air France, che prevedeva di accordarle una garanzia di Stato nella misura del 90 per cento su un prestito di importo pari a quattro miliardi di euro concesso da un consorzio di banche e un prestito d’azionista di importo pari a un massimo di tre miliardi di euro. Aiuti complessivi da sette miliardi che l’Ue ha approvato a stretto giro.
Ryanair e AirMalta dunque vincono il primo round della contesa in punta di diritto. Ora la Commissione può rivolgersi alla Corte di giustizia per cercare di annullare e ribaltare il pronunciamento del Tribunale. Ma intanto l’esecutivo comunitario viene ripresa per la sua ‘leggerezza’ di valutazione.