Bruxelles – Dopo il 2030 e prima del 2050. Al Consiglio Ue Ambiente che si terrà lunedì 18 prossimo a Bruxelles, l’ultimo sotto presidenza spagnola alla guida dell’Ue, è prevista durante il pranzo una prima discussione informale sull’obiettivo climatico dell’Ue per il 2040 tra i ministri europei e Ottmar Edenhofer, presidente del Comitato scientifico consultivo europeo sui cambiamenti climatici.
La Commissione europea ha in programma di presentare nel primo trimestre 2024 la proposta per l’obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni al 2040, come prevede la Legge europea sul clima. “Ci sarà un primo scambio di vedute tra i ministri su come si svolgerà il processo”, ha confermato una fonte diplomatica questa settimana.
L’accordo in Ue sulla prima Legge climatica del 2021 impegna tra le altre cose Bruxelles a stabilire un nuovo obiettivo intermedio per il 2040 e un bilancio indicativo previsto per i gas a effetto serra dell’Unione per il periodo 2030-2050, ovvero quante emissioni nette di gas serra possono essere emesse in quell’arco temporale senza mettere a rischio gli impegni dell’Unione. Dopo il 2050, si parla di emissioni negative: ovvero non potranno più essercene di nuove, ma rimarranno quelle già presenti. La tempistica delle discussioni per il 2040 è strettamente legata al ciclo di ambizione quinquennale dell’accordo sul clima di Parigi del 2015, che ha fissato l’impegno a limitare aumenti di temperatura entro i 1,5°C. Si prevede che tutte le parti dell’accordo inizino quest’anno a riflettere sul prossimo obiettivo nel contesto del processo delle Nazioni Unite, per poi comunicarlo prima della Cop29 (29° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) che si terrà nel 2024.
I consulenti scientifici hanno suggerito a Bruxelles di tagliare le emissioni del 90 per cento (rispetto ai livelli del 1990) entro il 2040. Il comitato consultivo ha già pubblicato un rapporto con raccomandazioni su fattibilità tecnologica, limiti e rischi ambientali e sulla cooperazione internazionale” e ha proposto “di ridurre le emissioni del 90 per cento” rispetto ai livelli del 1990, per arrivare alla piena neutralità entro il 2050. Nell’interrogazione di fronte all’Europarlamento prima di essere formalmente nominato, il commissario per l’azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha promesso che la Commissione preparerà una valutazione d’impatto approfondita e analizzerà differenti scenari, costi e benefici, impegnandosi a lavorare in linea con i suggerimenti del comitato consultivo. Quindi si è dichiarato favorevole a proporre il target di riduzione del 90 per cento entro il 2040, anche se la decisione dovrà essere collegiale (dell’intero collegio della Commissione europea).