Le nuove linee guida sulla flessibilità nella valutazione dell’impatto delle spese per investimenti sui conti pubblici degli Stati membri, per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sono “importanti novità”. Sono “favorevoli per l’Italia – aggiunge il titolare di Via XX Setembre ai microfoni del Gr1 – che ha una politica economica basata sulle riforme e sul sostegno agli investimenti”, pur in “una situazione di finanza pubblica sotto controllo”. E’ positivo, dunque, il giudizio sul documento presentato ieri dalla Commissione europea.
In virtù di tale documento, secondo Padoan, parlare di una manovra aggiuntiva per l’Italia “è del tutto fuori luogo”. Il ministro, infatti, non teme il giudizio della Commissione europea sulla Legge di stabilità approvata a dicembre. E’ convinto che la valutazione che l’esecutivo di Bruxelles formulerà a marzo “non sarà un problema”. Anzi, precisa che non lo sarebbe “indipendentemente da eventuali nuovi meccanismi di valutazione delle regole” (il documento della Commissione dovrà avere il via libera del Consiglio per essere operativo). Questo perché “l’Italia rispetta il limite del 3%” nel rapporto deficit/Pil, mentre “molti altri Paesi non lo fanno”.
Quindi il nostro Paese è in una “posizione migliore”, tale da garantire, secondo il titolare dell’Economia, che l’esecutivo europeo non chiederà aggiustamenti anche con le attuali regole. Tanto più che la manovra approvata a dicembre, prosegue Padoan, “aumenterà le prospettive di crescita e occupazione”, cosa che si rifletterebbe in positivo, appunto, sul rapporto deficit/Pil.