Il Presidente Giorgio Napolitano si è dimesso, “ma la sua eredità è indelebile, in Italia e in Europa”. Ne è convinto Martin Schulz secondo cui “il fatto che le sue dimissioni siano avvenute al termine della presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea “è un simbolo forte del suo inestinguibile europeismo”. Per il presidente del Parlamento europeo “nel corso della sua carriera politica, e ancor più durante la sua presidenza, Napolitano ha garantito stabilità, responsabilità e leadership in Italia e in Europa”. I due ieri hanno avuto una conversazione telefonica in cui Schulz ha ringraziato Napolitano “per la sua amicizia e per il suo lavoro e dedizione nel rafforzamento dell’Unione europea e in particolare del Parlamento europeo”, si legge in una nota.
“La sua risolutezza durante la crisi dell’Eurozona o la sua decisione di accettare un secondo mandato per superare la situazione di stallo in un Parlamento diviso, sono solo due esempi della sua leadership e del suo senso di sacrificio”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea comunitaria.
Per Schulz Napolitano “durante la crisi ha lucidamente diagnosticato i problemi sociali ed economici dell’Europa e offerto soluzioni equilibrate per rilanciare la crescita e il progetto europeo nel suo insieme”. Il presidente della Repubblica è a suo avviso “anche uno dei più convinti promotori dell’Europa politica”, e il suo discorso in occasione della visita al Parlamento europeo del 4 febbraio scorso “rimane uno dei momenti più alti della precedente legislatura e uno degli interventi più lungimiranti sul futuro dell’Europa pronunciati nella plenaria di Strasburgo”.
“Il Presidente Napolitano si dimette oggi, , ha concluso Schulz.