“Il fatto che il Presidente della Commissione Juncker abbia ricordato che i due testi che verranno approvati oggi dal collegio dei commissari – il regolamento del Piano Juncker e la comunicazione sulla flessibilità – siano stati ispirati dalla Presidenza italiana dovrebbe già chiudere il dibattito sui risultati di quest’ultima, purtroppo spesso caratterizzato da un provincialismo fazioso e autolesionistico”.
E’ quanto ha dichiarato Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, durante il suo intervento in plenaria sulle conclusioni del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.
“Questa Presidenza – ha proseguito Gualtieri – si è distinta per risultati concreti e di grande importanza che vanno ben oltre i tradizionali compiti di una presidenza semestrale, sia nel merito che nel metodo. La comunicazione che verrà approvata tra poco è un grande successo politico, e dimostrerà che le regole del Patto di stabilità contengono una flessibilità che in questi anni non è stata applicata, il che ha prodotto danni alla credibilità delle regole stesse ma soprattutto alle performance del sistema economico europeo. Ma è significativo anche il metodo adottato dalla Presidenza italiana. La grandiosa manifestazione di Parigi ci ha mostrato che l’Europa non è soltanto procedura, ma valori e democrazia. E’ importante che l’Italia abbia perseguito i suoi obiettivi investendo sulla nuova dimensione politica e parlamentare che l’Unione europea sta gradualmente assumendo. Questa scommessa vinta costituisce forse il lascito migliore e più duraturo della Presidenza italiana”, ha concluso Gualtieri.