Dall’Unione europea altri 1,8 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina. E’ la decisione presa dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che aumenta il sostegno finanziario a Kiev. Le autorità ucraine avevano già ottenuto aiuti per 1,3 miliardi attraverso i programmi dell’Unione europea, e oggi questo nuovo contributo raddoppia il contributo Ue a sostegno di Kiev. “La decisione che ho preso dimostra che la solidarietà dell’Europa non è lettera morta”, spiega Juncker in occasione della sua visita ufficiale in Lettonia. Non si tratta però di un assegno in bianco. “Come sempre alla solidarietà si associa l’impegno per le riforme, che in Ucraina si rendono necessarie”. Gli aiuti da 1,8 miliardi proposti oggi dovranno essere sborsati tra il 2015 e l’inizio del 2016, e dovranno essere usati per quelle che la Commissione europea ritiene “politiche importanti”: consolidamento fiscale, proseguimento delle riforme dei settori bancario ed energetico, miglioramento macroeconomica generale, lotta alla corruzione, trasparenza e riforma della giustizia.
Quella presa dall’esecutivo comunitario è “una decisione importante”, sostiene l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini. “Dobbiamo far passare un messaggio di solidarietà, di sostegno all’Ucraina”, e in questo contesto “è importante anche la visita del ministro degli Esteri lettone domani a Kiev”. Accanto agli impegni economici continuano gli sforzi politici per la soluzione della crisi. “Dobbiamo lavorare a un dialogo politico con Mosca”, ribadisce l’Alto rappresentante. Su questo dossier “l’Europa manterrà la propria unità”, assicura. E sulle sanzioni la linea non cambia: tutto dipende da Mosca. “Se e quando i punti del protocollo di Minsk saranno realizzati non ci saranno più sanzioni, ma siamo ancora lontani” da tutto questo. Ciò nonostante Mogherini ammette che “la situazione sul terreno è migliore adesso che pochi mesi fa”. Rispetto ad allora “sembra esserci una diversa attitudine russa, più costruttiva”. Se così è lo si saprà nei prossimi giorni. Si sta organizzando un incontro ad Astana tra i presidenti di Russia e Ucraina insieme con cancelliera tedesca e presidente francese. Mogherini non conferma che l’incontro in questione avrà luogo. La linea è quella della prudenza.