L’agenda per la crescita e gli investimenti in Europa è il tema principale sul quale si è concentrato il colloquio tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde, avvenuto stamattina a Palazzo Chigi. “Se perfino il Fmi, che non è una sezione del Partito comunista chiede all’Europa di investire sulla crescita, qualche domanda i partner dell’Ue dovranno pure cominciare a farsela”. E quanto avrebbe detto Renzi ai suoi collaboratori economici al termine dell’incontro.
Il premier ha trovato dunque in Lagarde un autorevole alleato per spingere i partner europei verso un approccio orientato alla crescita economica e non più al solo rigore. Tema sul quale Renzi ha insistito per tutto il semestre di presidenza italiana dell’Unione, ottenendo anche indicazioni positive anche al G20 di Brisbane, in Australia.
La necessità di puntare con maggiore decisione sugli investimenti, con ogni probabilità, sarà ribadita da Renzi al prossimo Consiglio europeo, il 18 dicembre, quando i capi di Stato e di governo si esprimeranno anche sul piano presentato dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.