Giovani, disabili, Lgbt, caccia, bambini, povertà, clima e diritti umani. Saranno ben 28 i gruppi “interparlamentari” che sono nati al Parlamento europeo e che saranno comunicati ufficialmente domani dalla Conferenza dei presidenti. Eunews ne ha avuto oggi la lista.
Gli intergruppi riuniscono eurodeputati provenienti da tutti i partiti, che decidono di unirsi nelle battaglie per una tematica comune. Sono informali, ma hanno delle regole rigide per potersi formare, dato che possono accedere a finanziamenti e sono un importante luogo di confronto. Le norme per il 2015 prevedono la partecipazione di 22 esponenti sia per il Partito popolare europeo (Ppe) che dell’Alleanza progressista dei socialisti e democratici (S&D). 9 sono invece i membri dei Conservatori e riformisti europei (Ecr) e del partito Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa (Alde), e 7 i deputati di Verdi europei, Sinistra europea (Gue) ed Europa della libertà e della democrazia diretta (Efdd).
Gli eurodeputati scambieranno opinioni su argomenti specifici, in via informale, con i rappresentanti della società civile, delle Ong e del settore privato. Tra gli intergruppi di questa legislatura diversi riguardano la tutela dell’individuo, come ad esempio Diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersex (Lgbti), Diritti dei bambini, Disabilità, Diversità e anti-razzismo, Povertà estrema e diritti umani, Solidarietà intergenerazionale e politiche familiari. Particolare attenzione è stata posta anche nei confronti della tutela dell’ambiente e della natura (caccia inclusa), con la creazione di intergruppi che si occuperanno di temi quali Cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e biodiversità, Aree rurali montagnose e remote, Mari, fiumi, isole e zone costiere, Welfare e salvaguardia degli animali. Creato anche un gruppo su corruzione e criminalità organizzata, e uno sulla tutela delle minoranze linguistiche e le comunità nazionali.