Ricerca e innovazione “sono i motori di crescita e competitività”. Per il ministro ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, che oggi ha presieduto l’ultimo Consiglio Ue sul tema del semestre a guida italiana, servono per questo “nuove politiche e nuove maniere per ottimizzare le risorse finanziarie e orientare i programmi nazionali”. La riunione dei Ventotto, a cui ha partecipato anche l’astronauta Luca Parmitano in qualità di ambasciatore del semestre di presidenza italiana, ha discusso tra le altre cose del piano Juncker che sarà “complementare” al programmma di Ricerca dell’Ue Horizon 2020, ha assicurato Giannini. Per il ministro è importante puntare alla creazione di “un mercato unico della conoscenza”, e questo significa innanzitutto “avere regole di reclutamento chiare, trasparenti ed omogenee”, bisogna poi rendere la comunità scientifica più “mobile”, e soprattutto l’Europa deve diventare “sempre più attraente rispetto ad altri Paesi” e puntare ad avere “sempre più giovani ricercatori nei prossimi anni”.
L’astronauta Parmitano ha spiegato l’importanza del sostegno Europeo alla ricerca, nello specifico a quella sullo Spazio, uno dei temi nell’agenda di oggi. E lo ha fatto illustrando il concetto con la metafora del tetragono, una figura geometrica di cui per farne crescere l’altezza è prima necessario farne crescere la base. “Se in Italia siamo solo 60 milioni persone possiamo arrivare solo sino a una certa altezza, ma in Europa siamo molti di più, e insieme possiamo salire molto più in alto”. E allora, ha concluso “noi astronauti per andare in alto dobbiamo coinvolgere voi alla base che, con il vostro lavoro, pazienza ed energia, ci portate su”.