Bisognerà aspettare ancora un po’ per conoscere l’atteso verdetto della Commissione europea sulle bozze di leggi di stabilità dell’Italia e di tutti i Paesi dell’Eurozona. A scombinare l’agenda dell’esecutivo comunitario il dibattito sulla mozione di censura per chiedere la sfiducia della Commissione JuncKer presentata dai grillini, che lunedì pomeriggio porterà nell’Aula di Strasburgo non solo il presidente Jean-Claude Juncker ma l’intera squadra dei commissari. Così, la riunione straordinaria del collegio in merito al giudizio sulle manovre è slittata da lunedì a martedì pomeriggio, quando la Commissione terrà una riunione a Strasburgo. I risultati potrebbero essere resi noti mercoledì mattina, giornata in cui Juncker illustrerà anche il suo atteso piano di investimenti da 300 miliardi.
Ancora non c’è nulla di ufficiale: la riunione dei capi di gabinetto della Commissione, che decide l’agenda del collegio, si svolgerà soltanto domenica, e l’ordine del giorno definitivo non sarà confermato fino a lunedì. Il collegio dei commissari discuterà “di tutti i dossier economici” sul tavolo, ha confermato il portavoce dell’esecutivo Ue, Margaritis Schinas, ricordando anche che per l’esecuitivo Ue “c’è l’obbligo giuridico” di pubblicare i pareri sui bilanci nazionali entro il 30 di novembre.
Il governo italiano aspetta il parere con ottimismo: con la Commissione europea l’Italia “ha una relazione molto buona” e “sono fiducioso che la combinazione delle misure sarà apprezzata”, ha commentato in un’intervista a Sky il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sottolineando che l’Italia “continua la strategia di consolidamento dei conti, il taglio al cuneo fiscale aiuta la crescita, ci sono riforme strutturali molto ambiziose”. Si tratta insomma di “un grande sforzo in termini di riforma strutturale e di disciplina di bilancio”, che l’Italia spera di vedere premiato da Bruxelles.