“In questo momento in Libia è fondamentale che i paesi europei confermino il sostegno all’ambasciatore Onu a Tripoli, Bernardino Leon, con l’obiettivo di rimettere in moto il dialogo e il processo politico”. Lo ha chiesto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa a Bruxelles al termine del suo primo Consiglio Affari esteri. Per Gentiloni “bisogna tenere coesa l’Ue di fronte alla crisi libica”, perché “la coesione dei paesi europei può essere un contributo importante” per normalizzare la situazione in un paese sensibile per l’Italia. “L’85% degli immigrati che sbarca in Italia arriva dalla Libia”, ha ricordato il titolare della Farnesina.
Gentiloni ha parlato anche delle sanzioni contro i separatisti in Ucraina. “Le sanzioni – ha detto – sono un male necessario, ma il nostro compito non è promuovere un’escalation di sanzioni, almeno non di fronte a questa situazione”. In Europa secondo Gentiloni, “c’è la consapevolezza del fatto che per uscire dalla crisi serve una linea di fermezza, che l’Ue ha sposato anche con sanziani mirate”, ma bisogna anche “cercare di tenere aperte le porte di un dialogo” con la Russia e lavorare “a una soluzione politica” del conflitto, una soluzione però che “non è certo dietro l’angolo”.