La flessibilità deve essere sempre all’interno delle regole, ma la difficile situazione economica giustifica il fatto che sia “massima”. È quanto ha spiegato il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. L’esecutivo “ha tempo fino a fine mese” per pronunciarsi su ognuno dei Paesi, fra cui l’Italia, sollecitati a fornire ulteriori informazioni sui piani di bilancio. “Siamo in contatto con vari governi con cui ci sono consultazioni di tipo tecnico”, spiega Barroso che però precisa: “Quello che deve fare la Commissione non è tanto controllare che il bilancio sia perfettamente a posto”, ma “se ci sia o meno una deviazione particolarmente significativa dalle regole”, e questo esercizio lo sta svolgendo “attraverso i servizi economici e finanziari (Ecfin) del vicepresidente Jyrki Katainen”. Per questa valutazione si applicherà “il massimo di flessibilità nelle regole esistenze”, per la ragione, specifica Barroso “che c’è molta incertezza e la situazione economica è difficile”. “Però – ha concluso – una cosa è la flessibilità nell’applicazione regole, un’altra l’assoluta mancanza di rispetto delle regole”.
“Tutti devono rispettare le regole”, gli ha fatto eco il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, secondo cui però non ci sono drammi da fare in quanto “tutte le differenza”, tra quanto fatto dagli Stati e quanti richiesto da Bruxelles “hanno sempre più proporzioni che superano l’ampiezza del problema”, e “si tratta di uno sforzo supplementare di uno 0 virgola qualche cosa”. Insomma, ha concluso Van Rompuy, “non si parla proprio di misure di austerità draconiane”, e quindi “si deve vedere il rapporto tra austerità e crescita in questi termini”, e capire che gli eventuali sforzi extra “che sono stabiliti dalla Commissione, non sono affatto significativi”.