Il vice presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (PPE) ha presentato due interrogazioni alla Commissione europea sulla tassazione decisa in Italia con la Legge di stabilità sui fondi pensione per i professionisti.
“I fondi pensione dei professionisti il Italia hanno subito una crescita della pressione fiscale sui rendimenti dei contributi previdenziali dal 12 al 26% – spiega l’ex commissario europeo -. Gran parte degli Stati dell’UE hanno adottato il modello EET (esenzione per il versamento dei contributi, tassazione del reddito da investimenti e da guadagni in conto capitale degli enti previdenziali, tassazione delle prestazioni pensionistiche)”. L’Italia ha un sistema ETT, vengono cioè tassate la fase di maturazione del rendimento e la fase dell’erogazione delle prestazioni, con una pressione fiscale sul realizzato del 26% “che – dice Tajani – ha effetto depressivo sia sulle prestazioni previdenziali sia sugli ulteriori servizi di welfare creando forte disparità di trattamento e una discriminazione nella mobilità dei professionisti”.
Dunque il vicepresidente del Parlamento chiede alla Commissione se “un aumento della tassazione in Italia non sia in contrasto con il Green Paper ‘Long Term Financing of the European Economy’ che vuole fissare standard qualitativi per gli investimenti a lungo termine e offre maggiore partecipazione degli investitori istituzionali, come ad esempio i fondi pensione ovvero le Casse di previdenza, che in Italia dispongono di un patrimonio superiore a 50 mld di euro?”. Tajani ha il sospetto che “un aumento della tassazione in Italia, generando un’enorme disparità di trattamento” possa essere in contrasto “con gli articoli da 49 a 55 (stabilimento) e da 56 a 62 (servizi) del TFUE”.
Tajani poi aggiunge che “il Governo italiano nel disegno di Legge di stabilità (2015) ha introdotto misure di copertura attraverso le quali ha aumentato la tassazione dei rendimenti degli investimenti dei fondi pensione second pillar e dei fondi pensione dei liberi professionisti”.
“Occorre ricordare – spiega l’esponente popolare – che i sistemi pensionistici ed i modelli di tassazione adottati dai diversi sistemi previdenziali si differenziano a seconda del momento in cui viene imposto l’onere tributario e sono classificati in EET (esenzione per il versamento dei contributi, esenzione per il reddito da investimenti e da guadagni in conto capitale degli enti previdenziali, tassazione delle prestazioni pensionistiche), ETT (esenzione per il versamento dei contributi, tassazione del reddito da investimenti e da guadagni in conto capitale degli enti previdenziali, tassazione delle prestazioni pensionistiche) ed TTE (tassazione dei contributi, esenzione del reddito da investimenti da guadagni in conto capitale degli enti previdenziali, esenzione delle prestazioni pensionistiche)”
Sulla base di questa situazione Tajani chiede alla Commissione se “un aumento eccessivo della tassazione sui rendimenti dei contributi previdenziali, non vada contro gli indirizzi dell’Unione europea contenuti all’interno del White Paper “An Agenda for Adequate, Safe and Sustainable Pensions”, e se “un aumento eccessivo della tassazione riducendo le risorse destinate al “welfare to work” dei liberi professionisti non sia in contrasto con le guide lines dell’ “Action Plan for Entrepreunership”.