“Il rapporto del Parlamento europeo sull’implementazione del Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche nel 2014 riflette un nuovo indirizzo politico che si sta formando e che è alla base della nuova Commissione europea”. Lo ha affermato Roberto Gualtieri (PD-SD), Presidente della Commissione Affari economici e monetari, intervenendo in Plenaria a Strasburgo.
“Quattro sono gli elementi chiave che emergono nel testo – ha affermato Gualtieri. Il primo è la necessità di avviare al più presto il piano di investimenti da 300 miliardi di euro annunciato dal Presidente-designato Juncker nel luglio scorso. Il secondo è l’accento sull’importanza di utilizzare al meglio la flessibilità già prevista dal Patto di Stabilità. Il terzo è il ruolo che le riforme strutturali possono avere per rafforzare la crescita di medio-lungo periodo. Il quarto è l’esigenza di rafforzare la dimensione sociale delle politiche europee”.
“Questi elementi sono fra loro strettamente collegati: gli investimenti pubblici e privati sono un ingrediente imprescindibile per il rapido rilancio dell’economia europea. Al contempo, un sapiente utilizzo della flessibilità prevista dalle regole in presenza di circostanze eccezionali – come ad esempio una prolungata fase recessiva e aspettative di inflazione ben al di sotto degli obiettivi europei – è funzionale non solo ad uscire dalla stagnazione, ma anche a finanziare le riforme strutturali. Investimenti e flessibilità possono incoraggiare l’applicazione delle raccomandazioni rendendole più vincolanti, la coesione sociale è un fattore di competitività e crescita oltre che di equità”.
“Appare evidente l’emergere di un largo consenso su una nuova linea di politica economica capace di coniugare stabilità, crescita e creazione di posti di lavoro. C’è da sperare che la Commissione uscente, nella valutazione delle leggi di stabilità nazionali, non voglia ostacolare questo nuovo corso” – ha concluso Gualtieri.