Giacomo Lariccia si guadagna un’altra finale al Premio Tenco. Una canzone del cantautore romano che vive in Belgio è in lizza per la targa come miglior canzone accanto ad artisti del calibro di Cristiano De André, Franco Battiato, il gruppo Virginiana Miller e il trio Niccolò Fabi-Max Gazzè-Daniele Silvestri.
Già nel 2012 il disco di Lariccia Colpo di sole si piazza secondo, secondo i 250 giurati che attribuiscono le Targhe Tenco, fra i migliori dischi di esordio dell’anno (fra i 5 finalisti nella categoria Migliore opera prima). Oggi a portarlo di nuovo in finale è il brano Sessanta sacchi di carbone che affronta la tematica, molto sentita in Belgio, del Patto del Carbone stretto nel giugno 1946 fra Italia e Belgio.
“Sessanta sacchi di carbone – spiega Lariccia – è la misura che mi sono immaginato fosse il corrispettivo dovuto dallo stato Belga all’Italia in cambio di ogni minatore che veniva mandato a scavare sottoterra. Questi erano i termini del Patto del carbone stipulato nel ’46. Uomini in cambio di “oro nero”. Non è tanto l’organizzazione di questa ondata di emigrazione verso il nord che colpisce quanto appunto l’aver ridotto ogni vita umana ad una determinata quantità di carbone. L’uomo che è reso oggetto, valutato e venduto, scambiato e spostato come fosse una cosa”, continua il cantautore.
L’artista romano arriva a Bruxelles nel 2000 per studiare al conservatorio. Inizia la sua carriere nel jazz (Spellbound, Label Travers TRA012, 2007) ma presto si dirige verso la canzone d’autore. Insieme a Marco Locurcio, un altro musicista italiano molto apprezzato in Belgio, ha prodotto negli ultimi anni due dischi. Colpo di sole (2011) e Sempre Avanti (2014) presentato nel febbraio scorso all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
Il brano Sessanta sacchi di carbone: http://youtu.be/QL67_XkhL5c
Il sito di Giacomo Lariccia: www.giacomolariccia.com