Nel 2013, il disavanzo pubblico sia della zona euro che nella Ue a ventotto è diminuito in termini assoluti rispetto al 2012, mentre il debito pubblico è aumentato in entrambe le zone. Gli ultimi dati Eurostat sullo scorso anno, ancora non definitivi, spiegano che nell’area dell’euro il disavanzo pubblico (deficit) in rapporto al PIL è diminuito dal 3,6% nel 2012 al 2,9% nel 2013 e nell’Ue a ventotto dal 4,2% al 3,2%. Nell’area dell’euro il debito pubblico in rapporto al PIL è aumentato dall’ 89,0% alla fine del 2012 al il 90,9% della fine del 2013 e nei Ventotto dall’83,5% al 85,4%.
I paesi che sono andati meglio sul fronte del deficit , registrando invece un attivo sono Lussemburgo (+0.6%) e Germania (+0.1%). Ben dieci sfondano il tetto del 3%: Slovenia (-14.6%), Grecia (-12.2%), Spagna (-6.8%), Regno Unito (-5.8%), Irlanda (-5.7%), Croazia (-5.2%), Cipro e Portogallo (-4.9%), Francia (-4.1%) e Polonia (-4.0%). L’Italia non è riportata in questa classifica.
Sul fronte del rapporto tra debito e Pil i paesi più virtuosi sono Estonia (10.1%) e Bulgaria (18.3%). Tra i sedici che sfondano il tetto del 60 per cento; ecco i peggiori: Grecia (174.9%), Portogallo (128.0%), Italia (127.9%), Irlanda (123.3%), Belgio (104.5%) e Cipro (102.2%).