Le capitali europee voglio aprire un dialogo permanente con l’Ue. Lo hanno manifestato i sindaci delle principali città dell’Unione, riuniti oggi a Roma per discutere dell’Agenda urbana europea. I primi cittadini chiederanno un incontro al presidente eletto della Commissione Ue, Jean Claude Junker. Vogliono ottenere maggiori risorse da dedicare allo sviluppo metropolitano, e mettere a punto un luogo di rappresentanza e dialogo permanente dei sindaci con Bruxelles.
Il commissario alle Politiche regionali Johannes Hahn ha accolto con favore l’iniziativa. “Le città devono diventare attori permanenti nel processo decisionale europeo”, ha detto Hahn intervenendo all’incontro. Il commissario – che nel prossimo esecutivo è designato alle Politiche di vicinato e allargamento dell’Ue, e sarà sostituito da Corina Cretu – ha sottolineato che “nel periodo 2007-2013, circa 40 miliardi di euro” sono stati spesi per lo sviluppo delle aree urbane, “e nella prossima programmazione saranno incrementate fino a 60 miliardi”. Per Hahn è il segno che “la dimensione urbana sta acquisendo maggiore importanza e – ha aggiunto – sono certo che il mio successore continuerà sul percorso già avviato”.
All’incontro è intervenuto anche Graziano Delrio, il quale ha definito “un piccolo passo l’attribuzione di parte del budget” comunitario alle aree urbane. Secondo il sottosegretario è ancora “troppo poco”. A suo avviso, “serve una revisione dell’Agenda strategica Europa 2020” che includa le politiche per le grandi città. “Le aree metropolitane faranno da traino per favorire crescita e occupazione in Europa”, Delrio ne è convinto. E’ lì – ha proseguito – “che si producono innovazione e ricerca”. Se Bruxelles “vuole ampi investimenti nel capitale umano – ha sottolineato – non può non considerare che nelle aree urbane ci sono le grandi università e le grosse aziende”.
Secondo Delrio, il “successo dell’Agenda urbana” necessita di “città aperte e inclusive”, nelle quali si accolga “la diversità come valore e arricchimento reciproco”. E devono essere città “sostenibili, che traghettino i loro paesi verso una economia a basse emissioni di carbonio”. Quella della sostenibilità, ha concluso il sottosegretario, è “una sfida che si può vincere solo se ci saranno politiche coordinate e coraggiose, che devono essere fatte insieme”.