Strasburgo, dall’inviata – Aumentare i finanziamenti per il clima, dar vita al fondo per le perdite e i danni e porre fine a tutti i sussidi (diretti e indiretti) ai combustibili fossili al più tardi entro il 2025. L’Europarlamento riunito a Strasburgo in sessione plenaria ha adottato oggi (21 novembre) con 462 voti a favore, 134 contrari e 30 astensioni una proposta di risoluzione con una serie di raccomandazioni per il mandato negoziale dell’Ue in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop28 che si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre. Raccomandazioni non vincolanti, dal momento che il mandato dell’Ue è stato già concordato a ottobre dai ministri dell’ambiente dei 27 (e il Parlamento non ha alcuna voce in capitolo).
Nella risoluzione adottata gli eurodeputati spingono affinché i Paesi sviluppati, tra cui l’Unione europea e i suoi Stati membri, garantiscano che l’obiettivo annuale di 100 miliardi di dollari per i finanziamenti per il clima venga raggiunto nel 2023 e “a lavorare su un obiettivo post-2025 che vada oltre tale importo”, spiega una nota dell’Eurocamera. I deputati vogliono anche che la Cop28 renda operativo “il fondo per perdite e danni”, su cui si è raggiunto un accordo di massima nei giorni scorsi tra i negoziatori globali, sottolineando che tutti i principali emettitori, compresi i paesi dell’Ue, “dovrebbero essere pronti a contribuire con la loro giusta quota al fondo”.
L’architettura del fondo sarà una delle questioni più spinose nei negoziati della Cop28, per progettare il fondo che mira a fornire assistenza finanziaria alle nazioni più vulnerabili e colpite dagli effetti del cambiamento climatico. La risoluzione ricorda che i combustibili fossili sono i maggiori contributori al cambiamento climatico, responsabili di oltre il 75 per cento di tutte le emissioni di gas serra e chiede di porre “urgentemente fine a tutti i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili, sia a livello comunitario che nazionale, il più presto possibile e entro il 2025 al più tardi”. I deputati incoraggiano inoltre i governi di tutto il mondo a fare lo stesso, sottolineando che l’importo più alto mai registrato (oltre 900 miliardi di euro) è stato speso a livello globale nel 2022 in sussidi ai combustibili fossili.
Allineare i mercati del carbonio agli obiettivi di Parigi
Allineare i mercati del carbonio agli obiettivi sul clima dell’Accordo di Parigi del 2015. In altri termini, indirizzare le entrate dei vari mercati globali del carbonio, come l’Ets per l’Ue, verso i finanziamenti sul clima. L’Unione europea ha invitato “diversi Paesi ad aderire a una ‘call to action’ per allineare i mercati del carbonio agli accordi sul clima di Parigi”, ha spiegato ieri il commissario europeo per l’azione per il Clima, Wopke Hoekstra, intervenendo nel dibattito in plenaria dedicato alla Cop28, che ha preceduto il voto.
Dieci giorni, è iniziato il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori della più importante riunione di diplomazia climatica. E’ da Strasburgo che il commissario olandese detta però l’agenda su quali dovranno essere le priorità dell’Ue, tra cui raggiungere il picco di consumo di combustibili fossili entro questo decennio ed eliminare l’uso dei combustibili fossili ‘senza sosta’ ben prima del 2050. Con l’espressione “senza sosta” (‘unabated’) ci si riferisce alle tecnologie compensative per catturare le emissioni che si generano nel processo di combustione di gas, carbone e petrolio. Per l’Unione europea sarà prioritario anche “compiere progressi nell’allineamento dei flussi finanziari all’Accordo di Parigi”, sottoscritto nel 2015. “Un forte impegno a spostare i fondi dai combustibili fossili è particolarmente importante”, ha aggiunto, suggerendo misure per la “promozione della transizione, l’uso del prezzo del carbonio a livello nazionale e l’accordo su regole internazionali di accreditamento che aiutino veramente a trasformare i finanziamenti per l’azione per il clima”.
A Dubai, Bruxelles spingerà anche su obiettivi vincolanti per “triplicare la capacità installata di energia rinnovabile” portandola a 11 TW e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, nel rispetto del mix energetico nazionale di ciascun paese. “Dobbiamo decarbonizzare rapidamente il sistema energetico globale e la vostra risoluzione va esattamente in questa direzione”, ha aggiunto Hoekstra. Aumentare i finanziamenti per il clima, dar vita al fondo per le perdite e i danni e porre fine a tutti i sussidi (diretti e indiretti) ai combustibili fossili al più tardi entro il 2025.