Strasburgo, dall’inviata – Abusi e omicidi in Europa, semplicemente per il fatto di essere donne. Il femminicidio di Giulia Cecchettin, ventiduenne studentessa di Ingegneria biomedica all’università di Padova, il cui corpo, massacrato, è stato ritrovato sabato 18 novembre nei pressi del Lago di Barcis in Nord Italia, approda nell’Aula di Strasburgo.
La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, cita l’omicidio di Cecchettin – per il quale è indagato l’ex fidanzato, Filippo Turetta, arrestato in Germania domenica dopo una fuga – come l’ultimo di una lunga serie di femminicidi in Italia e in Europa. Tra i tanti, troppi “esempi di abusi e omicidi di donne in Europa, semplicemente per il fatto di essere donne”. È “spaventoso, è terribile ed è assolutamente inaccettabile”, ha sottolineato Metsola in apertura della sessione plenaria di novembre del Parlamento europeo in corso fino a giovedì 23 novembre a Strasburgo.
Proprio giovedì mattina, nell’ultima giornata di plenaria, gli eurodeputati terranno un dibattito in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. “Dobbiamo fare di più per le donne. Quindi, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, impegniamoci a fare tutto il possibile per prevenire la violenza contro le donne e le ragazze in Europa e nel mondo”, ha incalzato ancora la presidente dell’Eurocamera, esortando a introdurre a livello nazionale e comunitario “quadri di protezione adeguati, abbiamo bisogno di più condanne per coloro che predano le donne”. E si scaglia contro “la cecità istituzionale che ancora permane nei confronti di questa epidemia sulle donne”, che non protegge e non condanna. “Non ci sono più scuse. È già troppo tardi”, chiosa.