Crescita e occupazione: per la futura Commissione europea “non ci sono altre priorità”. A garantirlo è Pierre Moscovici, scelto per ricoprire l’incarico più delicato e conteso nel futuro esecutivo comunitario, quello di commissario agli Affari economici. “Se tra cinque anni non avremo messo in atto una politica che dinamizzi l’Europa e rilanci crescita e occupazione – avverte Moscovici – non avremo solo un messaggio come quello uscito dalle europee, che era un messaggio di disincanto e dubbio, ma avremo un vero rigetto”. Se non ci sarà un’accelerazione su crescita e occupazione, è sicuro, “l’Europa sarà ingovernabile e il progetto europeo sarà finito”.
Dunque tutti gli sforzi sono rivolti in questa direzione perché “su questo saremo giudicati, non solo noi ma tutta l’Europa”, è convinto Moscovici determinato a combattere “la distanza che si è creata con i cittadini” e il fatto che “i giovani non ripongano più speranze nell’Europa ma la vedano come sinonimo di disoccupazione di massa”. L’incarico, spiega Moscovici, è “un onore per la Francia che contribuirà a questa lotta”.