Bruxelles – La Commissione Ambiente del Parlamento europeo (Envi) ha adottato una risoluzione sulla revisione dell’iniziativa dell’Ue per gli impollinatori presentata dall’esecutivo Ue a gennaio del 2023: con 65 voti a favore, 1 contrario e 3 astensioni, gli eurodeputati chiedono maggiori azioni e finanziamenti per scongiurare il declino di un terzo delle specie di api, farfalle e sirfidi sul continente europeo. Un imperativo che la Commissione europea vuole raggiungere entro la fine del decennio, per non mettere a repentaglio l’80 per cento delle specie coltivate o specie fiorite spontanee del continente, che dipendono dall’impollinazione animale.
I tre punti evidenziati con maggior enfasi sono la creazione di un Fondo per la Natura nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale, l’inserimento nella Politica Agricola Comune di un indicatore specifico sugli impollinatori entro il 2026 e la rapida traduzione in politiche delle richieste dell’iniziativa “Salviamo api e agricoltori”, firmata da 1,1 milioni di cittadini europei. I deputati invitano la Commissione europea e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) a “consentire una transizione verso una valutazione del rischio ambientale più olistica e contestualizzata dei pesticidi per gli insetti, compresi gli impollinatori”. Secondo la Commissione Envi, le misure per fermare la perdita di biodiversità proposte dall’iniziativa dell’esecutivo comunitario dovrebbero valere anche al di fuori delle aree protette.
Occorrerà valutare – fanno notare gli eurodeputati – la conformità dei piani strategici della Politica Agricola Comune (Pac) con gli obiettivi dell’Iniziativa sugli impollinatori. Non solo, nei piani strategici nazionali andrebbe creato un capitolo specifico per descrivere misure concrete volte alla protezione degli impollinatori selvatici e di allevamento. Nella risoluzione viene sottolineata l’urgenza di fermare l’importazione di prodotti agricoli ottenuti utilizzando pesticidi vietati nell’Ue entro il 2027, poiché potrebbero causare “danni inaccettabili” agli impollinatori.
Ad obiettivi ambiziosi devono per forza di cose corrispondere finanziamenti sostenuti: gli eurodeputati hanno ipotizzato la creazione di un Fondo per la natura all’interno del prossimo quadro finanziario pluriennale e l’istituzione di una linea di bilancio dedicata per sostenere il monitoraggio della biodiversità, gli indicatori e la rendicontazione sullo stato e sulle tendenze di tutti i Paesi membri. “Si prevede” che il testo sarà sottoposto al voto dell’emiciclo di Strasburgo durante la sessione plenaria del 20-23 novembre.