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    Home » Politica » Laurea comune europea e strategia per la difesa, cosa c’è e cosa manca, oltre al Nutriscore, nel ‘menù’ della Commissione per il 2024

    Laurea comune europea e strategia per la difesa, cosa c’è e cosa manca, oltre al Nutriscore, nel ‘menù’ della Commissione per il 2024

    Diciotto nuove iniziative per sei priorità politiche, e oltre centocinquanta proposte ancora pendenti. Sono i numeri del ‘programma di lavoro’ della Commissione europea per il 2024, l’ultimo dell’attuale legislatura a guida Ursula von der Leyen. Una legislatura agli sgoccioli e pochi mesi ‘ di vita’ ancora rimasti prima delle urne per ultimare alcuni lavori legislativi

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    18 Ottobre 2023
    in Politica
    Ursula von der Leyen Green Deal

    Bruxelles – Diciotto nuove iniziative per sei priorità politiche, e oltre centocinquanta proposte ancora pendenti. Sono i numeri del ‘programma di lavoro’ della Commissione europea per il 2024, l’ultimo dell’attuale legislatura a guida Ursula von der Leyen. Una legislatura agli sgoccioli e pochi mesi di vita ancora rimasti, prima delle urne per ultimare alcuni lavori legislativi. Dal documento adottato ieri (17 ottobre) dal collegio guidato da von der Leyen a Strasburgo arrivano conferme e ben poche novità in termini di iniziative politiche a sostegno dei sei punti cardine della sua legislatura: Green Deal, Europa Digitale, un’economia a sostegno delle persone, Ue nel mondo, promozione dello stile di vita europeo e un nuovo slancio alla democrazia dell’Ue.

    Il 2024 segna la fine del ciclo legislativo che porterà alle urne gli europei dal 6 al 9 giugno per eleggere il nuovo Parlamento. E dunque sarà per l’Esecutivo comunitario il momento di attuare le proposte legislative pendenti e chiudere quanti più accordi tra co-legislatori possibile. Ultime battute per il Green Deal europeo, il Patto verde per l’Europa pilastro cardine degli ultimi cinque anni. “La maggior parte delle iniziative previste dalla comunicazione del 2019 sul Green Deal europeo sono state realizzate e molte sono già state approvate diventando legge. È indispensabile raggiungere rapidamente un accordo sulle proposte rimanenti per mantenere l’Unione sulla strada della neutralità climatica”, ammette Bruxelles nel documento di lavoro.

    Tra le proposte ancora pendenti, su cui Parlamento e Consiglio dovranno cercare un accordo prima delle prossime legislative europee, la Commissione cita il regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico, sulle emissioni industriali, sul rendimento energetico degli edifici (la cosiddetta direttiva ‘case green’), sugli standard di prestazione in materia di emissioni di CO₂ per i nuovi veicoli pesanti, sull’omologazione dei veicoli a motore e dei motori, sulla revisione delle norme sulla circolarità dei veicoli, sulla revisione della normativa delle reti dei trasporti TEN-T, nonché la riforma del mercato dell’energia elettrica e il pacchetto per la decarbonizzazione del mercato del gas naturali e l’idrogeno.

    La prossima settimana (al netto di modifiche dell’ultima ora) arriverà l’annunciato pacchetto per l’energia eolica, che secondo le linee indicate dalla presidente Ursula von der Leyen si concentrerà su accesso a finanziamenti e stabilità delle catene di approvvigionamento. Attesa per il primo trimestre del 2024 la comunicazione sull’obiettivo climatico al 2040 prevista dalla legge europea sul clima. “La Commissione avvierà il processo di definizione di un obiettivo climatico per il 2040, per mantenere l’Ue in rotta verso la neutralità climatica entro il 2050”, conferma il documento, anticipando inoltre per l’inizio del prossimo anno anche un’iniziativa sulla gestione del carbonio per definire una strategia per la cattura e lo stoccaggio del carbonio sostenibile dal punto di vista ambientale.

    Come annunciato da von der Leyen nel suo Discorso sullo stato dell’Unione, Bruxelles adotterà inoltre un’iniziativa sulla resilienza “idrica per garantire l’accesso all’acqua ai cittadini, natura e all’economia, affrontando al contempo le inondazioni catastrofiche e la carenza d’acqua” e “un’iniziativa per identificare e valutare le modalità con cui un’iniziativa per identificare e valutare il modo migliore per gestire i rischi climatici in tutte le aree politiche dell’Ue”. E’ ormai ufficiale, anche se ormai era intuibile, che la Commissione non presenterà prima della fine della legislatura la revisione mirata del regolamento REACH sulle sostanze chimiche, la nuova normativa sul benessere degli animali, il quadro di sostenibilità alimentare, e il discusso Nutriscore, inviso in particolare all’Italia.

    Quanto alla seconda priorità politica – l’Europa Digitale – che trasversalmente abbraccia anche gli obiettivi del Green Deal, è attesa una comunicazione sullo spazio sicuro per la transizione verde e la transizione digitale, con una iniziativa sul diritto spaziale dell’Ue e una strategia sull’economia dei dati spaziali. E infine, un’iniziativa per aprire la capacità dei supercomputer europei a start-up di intelligenza artificiale etiche e responsabili.

    Slittano poi al primo trimestre 2024 la strategia per l’industria della difesa e la comunicazione sull’allargamento, entrambe in calendario a metà novembre. Tra le novità legislative, la Commissione proporrà un progetto di legge per la futura laurea comune europea, che contribuirà a creare uno Spazio europeo dell’istruzione. Sarà supportato da raccomandazioni sulla garanzia della qualità nell’istruzione superiore e sull’attrattiva delle carriere accademiche.

    Tags: 2024commissione europeaNutriscore

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