Bruxelles – Prorogare di un altro anno il meccanismo di correzione del mercato, il price cap, per contrastare il caro prezzi trainato dalle tensioni in Medio Oriente (ed evitare eventuali effetti speculativi sul mercato). E’ nella cornice del Consiglio Ue Energia in corso a Lussemburgo che il ministro dell’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, torna a insistere sul divisivo tetto al prezzo del gas come risposta all’aumento dei prezzi.
“C’è molta attenzione” da parte del governo italiano sulle conseguenze della crisi in Medio Oriente “dal momento che abbiamo già visto quali sono state le conseguenze con un aumento” dei prezzi “del gas molto rilevante”, ha spiegato il ministro Pichetto Fratin, in un punto stampa con i cronisti a margine dei lavori della riunione, dopo aver anticipato nella sessione pubblica della mattina di aver chiesto la proroga del regolamento del price cap, definendolo “una clausola di garanzia non solo per l’Italia ma per tutti” da attivare “nel caso in cui a un aumento dei prezzi delle materie prime si affiancassero anche operazioni speculative”.
Il ministro italiano ha assicurato che il governo “sta monitorando giorno per giorno” la situazione, “con un po’ di preoccupazione certamente per la guerra in corso”. Dopo essere stato al centro di cronache e del dibattito politico a Bruxelles per mesi come misura di risposta ai picchi del prezzo del gas trainati dalla guerra di Russia in Ucraina, il testo del regolamento è entrato in vigore lo scorso 15 febbraio con una validità di 12 mesi.
Da allora, i criteri e le soglie per farlo scattare non si sono mai verificate e quindi non è mai stato attivato, ma ha contribuito da deterrente abbassando anche i prezzi del gas. La crisi tra Hamas e Israele delle ultime settimane ha contributo a far rialzare i prezzi del gas naturale, con un aumento di oltre il 40 per cento a 55 euro per megawattora la scorsa settimana, il livello più alto registrato in otto mesi. Questa mattina, all’hub di riferimento olandese Ttf, il gas veniva scambiato a 49,46 euro/Mwh.
Quanto all’accoglienza da parte delle altre delegazioni sulla proposta di proroga del meccanismo di correzione del mercato, è ancora troppo presto per parlare e il ministro ha precisato che avendo anticipato la richiesta solo questa mattina deve ancora “verificare gli eventuali dissensi, ma sono fiducioso dal momento che si tratta di una garanzia per tutti, non solo per l’Italia”, ha concluso. Valutare se e quali misure di emergenza introdotte durante la crisi energetica, come il price cap, debbano essere prorogate oltre la scadenza di fine anno è una delle riflessioni che Bruxelles sta già facendo internamente. La Commissione europea ci sta lavorando e sta preparando una relazione che sarà trasmessa agli Stati membri Ue. Al vaglio tutta la legislazione di emergenza introdotta durante la crisi energetica dello scorso anno attraverso l’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (con procedura di emergenza), come il regolamento per la solidarietà (con cui è stato istituito il meccanismo per gli acquisti congiunti di gas) e il regolamento sul meccanismo di correzione del mercato, l’ormai celebre tetto al prezzo del gas mai finora applicato.