Bruxelles – Strumenti per calcolare il valore dei propri dispositivi elettronici usati per permettere un riacquisto consapevole, maggiore diffusione e visibilità dei punti di raccolta delle apprecchiature, ma anche certificare che tutti i dati personali archiviati nei dispositivi mobili informatici vengano eliminati correttamente. Sono solo alcune delle raccomandazioni adottate oggi (6 ottobre) dalla Commissione europea, con lo scopo di aumentare e incoraggiare la restituzione di smartphone, tablet e computer portatili usati, nonché i loro caricatori. Queste raccomandazioni sono indirizzate a tutti i Ventisette e puntano ad aiutare le autorità nazionali a migliorare i loro risultati in termini di raccoglimento, riutilizzo, riparazione, rinnovo e valorizzazione di questi dispositivi informatici di largo consumo nel momento in cui diventano dei rifiuti. Raccomandazioni che attualmente sono sotto esame da parte delle autorità nazionali nell’ambito della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Nell’Unione europea rimane basso il tasso di raccolta di piccoli dispositivi elettronici: si stima, ad esempio, che il tasso di raccolta dei telefoni cellulari sia inferiore al 5 per cento. Questi dispositivi sono anche ricchi di materiali preziosi, in particolare di materie prime critiche. Solo uno smartphone contiene terre rare nel magnete, cobalto nella batteria, indio nello schermo e tantalio, gallio e metalli preziosi nel circuito stampato. “Aumentare la riparazione e il riutilizzo di piccoli dispositivi elettronici, nonché il riciclaggio dei rifiuti di tali apparecchiature, sosterrà il passaggio a un’economia circolare, contribuirà alla sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime ed energia critiche e miglioreranno l’autonomia strategica dell’Ue”, si legge in una nota della Commissione. Le raccomandazioni includono incentivi finanziari come sconti, buoni, sistemi di restituzione dei depositi o premi monetari, oppure misure come stabilire partenariati tra organizzazioni di riutilizzo e operatori di programmi di ritiro e definire obiettivi di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo. E, ancora, aumentare l’uso dei servizi postali per restituire telefoni cellulari, tablet e laptop usati e da rottamare, ad esempio fornendo buste o etichette prepagate ai consumatori per restituire i propri dispositivi.
“Ci sono più di 700 milioni di vecchi telefoni che rimangono nei nostri cassetti, vale a dire circa 2 per ogni cittadino europeo. I cittadini spesso hanno difficoltà a decidere cosa farsene. Noi possiamo fare in modo che sia più chiaro e più facile capire come restituirli, farli riparare o riciclarli”, ha dichiarato il commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius. “Le raccomandazioni formulate oggi si concentrano su misure e indicazioni che mirano ad aumentare il tasso di raccolta dei piccoli apparecchi elettronici nell’insieme dell’Unione europea, offrendogli una seconda vita. È un sistema ‘win-win’: i cittadini ne beneficiano, si sviluppa l’economia circolare e non vengono disperse materie prime essenziali”, ha aggiunto.