Bruxelles – “L’emergenza alluvionale in Libia ha fatto scattare un rapido sostegno da parte degli Stati membri dell’Ue”: è quanto ha dichiarato Janez Lenarčič, Commissario europeo per la Gestione delle crisi, in seguito alle offerte di aiuti umanitari arrivate da vari Paesi dell’Unione.
Dopo le alluvioni che la notte del 10 settembre hanno devastato la parte orientale della Libia, le dodici stelle continuano ad assicurare assistenza umanitaria al Paese nordafricano attraverso il Meccanismo di protezione civile dell’Ue, che ha il compito di coordinare la risposta alle catastrofi (naturali e non) all’interno o all’esterno dell’Unione. Italia, Francia e Paesi Bassi hanno offerto a Tripoli, tra le altre cose, macchinari pesanti, veicoli adibiti a interventi di ricerca e soccorso e alloggi di emergenza, nonché un’équipe di medici e l’aiuto di periti tecnici.
Questa seconda tranche di aiuti è arrivata dopo la prima assistenza fornita da Germania, Romania e Finlandia sotto forma di prodotti alimentari, generatori, tende ospedaliere e serbatoi d’acqua. L’Unione Europea ha poi inviato ieri (13 settembre) un contributo iniziale di aiuti umanitari pari a 500mila euro per far fronte alle esigenze più urgenti della popolazione libica colpita dal ciclone Daniel. “Ringrazio tutti gli Stati membri dell’Ue che stanno convogliando verso la Libia il loro generoso sostegno e contribuendo a salvare vite umane in questa grave emergenza”, ha aggiunto Lenarčič.