Bruxelles – Il gabinetto di Ursula von der Leyen è sempre più vicino a integrare un nuovo membro per l’ultimo anno di lavori. La bulgara Iliana Ivanova ha ricevuto oggi (12 settembre) l’approvazione dal Parlamento Europeo alla nomina di commissaria designata per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, passaggio fondamentale per l’assunzione della carica da parte della candidata scelta dalla stessa numero uno dell’esecutivo comunitario due mesi fa.
Il via libera degli eurodeputati è arrivato a larga maggioranza – 522 voti a favore, 27 contrari, 51 astenuti – durante la sessione plenaria dell’Eurocamera a Strasburgo, a una settimana esatta dall’audizione di Ivanova di fronte alle commissioni congiunte per l’Industria, la ricerca e l’energia (Itre) e per la Cultura e l’istruzione (Cult). Come confermato da Ivanova stessa in audizione all’Eurocamera, saranno tre le sue priorità: ricerca e innovazione per la crescita, migliori possibilità per le competenze e ruolo della cultura e dello sport per la coesione sociale, con particolare attenzione alla difesa del bilancio di Horizon Europe, alla cooperazione internazionale e con l’Ucraina e alle sinergie tra programmi Ue per sostenere l’innovazione e la ricerca.
“Grazie per la vostra fiducia, sono grata agli onorevoli membri del Parlamento Europeo per il loro voto positivo sulla mia nomina durante la plenaria di oggi”, ha commentato soddisfatta Ivanova. Congratulazioni “per aver superato l’esame del Parlamento Europeo a pieni voti” sono arrivate anche dalla presidente von der Leyen: “Non vedo l’ora di darti il benvenuto a bordo del nostro team“, è l’accoglienza della numero uno della Commissione, che ha ricordato come “la tua esperienza, le tue idee e il tuo entusiasmo andranno a beneficio dell’intero Collegio”. Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola: “Come ex-membro del Parlamento Europeo, sai che puoi contare su di noi per fornire alle nostre giovani generazioni gli strumenti e le opportunità giuste per crescere e prosperare”, ha ribadito in un post su X.
La Commissione deve ottenere l’approvazione del Parlamento Ue a maggioranza dei voti espressi prima che i candidati possano essere nominati ufficialmente dal Consiglio, come previsto dall’articolo 246 del Trattato sul funzionamento dell’Ue (Tfue): “Il posto divenuto vacante a seguito di dimissioni volontarie o d’ufficio o di decesso è coperto, per la restante durata del mandato del membro, da un nuovo membro della stessa nazionalità, nominato dal Consiglio di comune accordo col presidente della Commissione, previa consultazione del Parlamento Europeo“. Questo passaggio è definito dal Titolo V del Regolamento del Parlamento Europeo. “In caso di sostanziale cambiamento di portafoglio in seno alla Commissione o di un cambiamento della sua composizione, durante il mandato, il commissario o i commissari interessati o qualsiasi altro commissario designato sono invitati a partecipare a un’audizione organizzata in conformità” con quanto previsto a inizio mandato dell’esecutivo comunitario: “Le audizioni sono effettuate dalle commissioni” e possono “eccezionalmente assumere una forma diversa quando un commissario designato ha responsabilità di carattere principalmente orizzontale, a condizione che l’audizione includa le commissioni competenti”. Le audizioni “sono pubbliche” e le commissioni competenti “invitano il commissario designato a formulare una dichiarazione e a rispondere a domande” per fornire “tutte le informazioni utili”.
Chi è la commissaria designata Ivanova
Ivanova è stata membro del Parlamento Europeo dal 2009 al 2012, ricoprendo allora la carica di vicepresidente della commissione per il Controllo del bilancio e della commissione speciale sulla Crisi economica, finanziaria e sociale. Negli ultimi dieci anni è stata membro della Corte dei conti europea, relatrice per la dichiarazione di affidabilità annuale relativa alla rubrica del Quadro finanziario pluriennale “Coesione economica, sociale e territoriale” e una serie di audit di performance relativi ai Fondi strutturali e di investimento europei (Esif). “La sua esperienza è fondamentale per portare avanti l’attuazione del programma di ricerca Horizon Europe, per migliorare le prestazioni della spesa per la ricerca dell’Ue e ottenere un migliore impatto sul territorio”, ha anticipato la presidente della Commissione von der Leyen, dopo aver sciolto le riserve al termine del colloquio con i due candidati presentati dal governo di Sofia (l’altro era il membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa Daniel Lorer).
Il cambio di guardia al Berlaymont per il portafoglio dell’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù è iniziato lo scorso 15 maggio, quando l’allora commissaria Gabriel ha rassegnato le dimissioni dopo quasi sei anni di servizio. La decisione è arrivata dopo aver accettato pochi giorni prima l’incarico di prima ministra designata da parte del partito conservatore Gerb (Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria), in vista di un complicatissimo negoziato con il partito liberale e anti-corruzione Continuiamo il cambiamento – Bulgaria Democratica per la formazione del governo a Sofia. Trattativa che ha rischiato seriamente di fallire fino all’ultimo minuto, prima dell’accordo in extremis raggiunto il 22 maggio. Grazie all’intesa tra i due partiti è nato un governo che prevederà una rotazione a metà mandato: per i primi nove mesi Gabriel sarà vicepremier e ministra degli Esteri e Nikolai Denkov primo ministro, da marzo 2024 il contrario.
Dopo le dimissioni rassegnate dalla commissaria Gabriel il suo portafoglio di competenze è stato spacchettato tra la vicepresidente esecutiva responsabile per il Digitale, Margrethe Vestager (Innovazione e ricerca) e il vicepresidente per lo Stile di vita europeo, Margaritis Schinas (Istruzione, cultura e gioventù), in attesa della nomina di un nuovo membro designata dal governo bulgaro in carica. Dopo l’annuncio dell’aspettativa non retribuita per la vicepresidente Vestager – per la candidatura alla carica di presidente della Banca europea per gli Investimenti (Bei) – tutto il portafoglio dell’ex-commissaria Gabriel è passato temporaneamente al vicepresidente Schinas. Sfumato subito lo scenario per cui “il Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta del presidente della Commissione, può decidere che tale posto divenuto vacante non deve essere coperto, in particolare se la restante durata del mandato è breve“, come recita sempre l’articolo 246 del Tfue. Alla fine del mandato del gabinetto von der Leyen manca comunque poco più di un anno ed è per questo motivo che la numero uno della Commissione ha deciso che fosse necessario integrare un membro con pieni poteri.