Bruxelles – Al via le Giornate europee del Patrimonio 2023, con l’Italia protagonista. Due dei 10 progetti selezionati dall’Ue, e premiati con contributi da 10mila euro, si tengono nello stivale. Ostia antica (Roma) e San Benedetto del Tronto (Ascoli) i due poli da non perdere e su cui autorità locali e nazionali hanno deciso di investire per rilanciare luoghi e tradizioni del territorio.
Situata alla foce del fiume Tevere, Ostia era un tempo la porta marittima dell’antica Roma e come tale era un crogiolo culturale di lingue, religioni e mestieri. Proseguendo questa storia di diversità, il Parco Archeologico locale ha stretto una collaborazione con l’Associazione Scuolemigranti, che è un’organizzazione che aiuta a insegnare l’italiano come seconda lingua. L’obiettivo è quello di migliorare l’accessibilità e la partecipazione al patrimonio culturale tra le comunità di migranti provenienti da Romania, Etiopia e Iran e promuovere la comprensione del patrimonio archeologico della zona come appartenente a tutti.
L’Ue ha deciso di finanziare il progetto per rispondere anche a quello che oggi è un vero e proprio ‘tema caldo’ per il Paese.”In Italia, la questione dei migranti e delle minoranze etniche e linguistiche è ormai da anni al centro di un acceso dibattito pubblico, politico e sociale“. La dimensione europea del progetto è espressa dal tema del dialogo interculturale, attorno al quale ruota l’intero progetto: realizzare azioni di archeologia pubblica che, parlando del passato, forniscano strumenti per comprendere il presente: l’accoglienza, il dialogo interreligioso, la circolazione delle merci. Il progetto prevede di sviluppare il dialogo interculturale e il patrimonio condiviso tra bambini e famiglie attraverso programmi archeologici ed educativi.
Nelle Marche la zona costiera di San Benedetto del Tronto ospita il Museo del Mare, che rappresenta la cultura marinara dei residenti. Fondata da un gruppo di pescatori locale negli anni ’50 e arricchita nel corso degli anni da donazioni pubbliche, l’etica dell’organizzazione è quella di essere un “museo comunitario” in ragion di ciò che conserva: esemplari marini provenienti da tutte le parti del mondo imbalsamati da molti anni, reperti archeologici, anfore provenienti da tutto il Mar Mediterraneo.