Quattro “fattori principali di crescita”, dodici azioni prioritarie da intraprendere, nove commissari europei coinvolti in prima persona: questi i numeri del Secondo atto per il mercato unico (Single market act II, anche abbreviato con Sma), adottato oggi dal collegio dei commissari europei. Si tratta del “nuovo capitolo di un processo che intende creare un mercato unico più profondo e integrato”, ha spiegato Michel Barnier, responsabile Ue per il Mercato interno. “Oggi ci sono ancora molte barriere, e per molti stati il mercato unico ancora non esiste”, ha lamentato. “Pensate ad esempio al cielo unico europeo”, ha spiegato, riferendosi ai ritardi che molti stati membri hanno nell’attuazione della strategia che dovrebbe portare alla fine di quest’anno alla creazione di nove macro-aeree di volo (e che non saranno create, ndr). “Siamo ancora nel bel mezzo della crisi, e servono risposte immediate”, ha scandito Barnier. “Non abbiamo risorse naturali, ma abbiamo il mercato unico, che è la nostra vera risorsa da sfruttare”.
La Commissione vara quindi il nuovo pacchetto per il mercato unico. La bozza contiene le azioni che dovranno essere adottate “rapidamente” dalle istituzioni dell’Ue. Le azioni si snodano lungo quattro fattori principali di crescita, occupazione e fiducia: reti integrate, mobilità transfrontaliera di cittadini e imprese, economia digitale, azioni che rafforzino la coesione e i benefici a vantaggio dei consumatori. Per l’integrazione delle reti sono previste tre azioni: aprire il settore dei servizi nazionali per il trasporto ferroviario di passeggeri alla concorrenza interna all’Ue, migliorare il mercato unico per il trasporto marittimo, accelerare la realizzazione di un cielo unico europeo, e rendere più efficace l’applicazione dell’attuale legislazione Ue in materia di energia. Qui tutto è affidato ai commissario Ue per i Trasporti e l’Energia, Siim Kallas e Gunther Oettinger. Alla mobilità di persone, beni e servizi, dovranno provvedere invece i commissari Laszlo Andor (Lavoro, Affari sociali e Inclusione), Viviane Reding (Giustizia) e Michel Barnier (Mercato interno). Tre azioni previste: sviluppo del portale Eures (che, ha detto Barnier, deve essere “uno strumento transfrontaliero a pieno titolo per il collocamento e l’assunzione), garantire fondi di investimento a lungo termine per le imprese private e i progetti a lungo termine, e modernizzare le procedure di insolvenza, partendo dalle controversie transfrontaliere, e contribuire a creare un contesto che offra una seconda opportunità agli imprenditori in fallimento. Tre azioni previste anche per l’economia digitale: a$gevolare il commercio elettronico nell’Ue grazie a servizi di pagamento di più facile utilizzo e maggiore affidabilità, ridurre i costi di ingegneria civile per le connessioni veloci a banda larga, e rendere comune la fatturazione elettronica nelle procedure relative agli appalti pubblici. Qui Barnier sarà aiutato dai colleghi Joaquin Almunia (Concorrenza) e Neelie Kroes (Agenda digitale). Infine previste due azioni per i consumatori (su lavoreranno i commissari Ue all’Industria e alla Tutela dei consumatori, Antonio Tajani e John Dalli: i) miglioramento delle norme sulla sicurezza dei prodotti e della loro applicazione, e misure per garantire l’accesso generalizzato ai conti correnti insieme a commissioni trasparenti.
Tutte le proposte chiave verranno presentate nella primavera del 2013, mentre le altre a fine 2013. La Commissione Ue auspica che Parlamento europeo e Consiglio Ue adottino queste proposte entro la primavera del 2014.
Renato Giannetti