Bruxelles – Meno dipendenza da Russia e Bielorussia, più legami energetici con l’Unione europea. I primi ministri di Lettonia, Estonia e Lituania hanno formalizzato oggi (3 agosto) attraverso una dichiarazione congiunta l’impegno politico ad accelerare la sincronizzazione della rete elettrica con quella continentale europea, disconnettendosi anche da Russia e Bielorussia.
All’annuncio di ieri di Elering, AST e Litgrid – ovvero i gestori delle reti di trasmissione elettrica di Estonia, Lettonia e Lituania – sulla sincronizzazione alla rete europea continentale entro febbraio 2025, è seguito oggi l’impegno politico assunto attraverso una dichiarazione congiunta dal primo ministro di Lettonia, Krišjānis Kariņš, dalla prima ministra di Lituania, Ingrida Šimonytė, e dalla premier estone, Kaja Kallas. Le tre reti di trasmissione elettrica si ritireranno congiuntamente dal contratto stipulato con gli operatori russi e bielorussi nell’estate del 2024, mezzo anno prima della sincronizzazione all’Europa.
We agreed with @krisjaniskarins and @IngridaSimonyte on accelerated steps to synchronise Baltic electrical systems with continental European frequency by the beginning of 2025.
Our joint declaration on this milestone that will further secure our energy independence ⬇️ pic.twitter.com/AsW066bXZw
— Kaja Kallas (@kajakallas) August 3, 2023
L’impegno prevede di anticipare la sincronizzazione alla rete europea dalla fine del 2025 – come inizialmente stabilito dalle dichiarazioni politiche del 2018 e del 2019 – al febbraio 2025. Una nota dell’esecutivo comunitario ricorda che se in passato la regione dei Baltici è sempre stata un'”isola energetica”, isolata dagli altri Stati membri, ora collegata ai partner europei attraverso linee elettriche con la Polonia (LitPol Link), la Svezia (NordBalt) e la Finlandia (Estlink 1 e Estlink 2). Ma da tempo ormai a Bruxelles si lavorava per una sincronizzazione con la rete continentale europea. La decisione di allacciare gli Stati baltici alla rete dell’Europa continentale è stata concordata tra la Commissione europea, la Polonia e i tre Stati baltici già nel 2018 e rafforzata nel 2019, con una scadenza iniziale per la finalizzazione del progetto fissata entro la fine del 2025. Questa scadenza è ora anticipata a febbraio 2025, soprattutto a causa della guerra di Russia in Ucraina che lo scorso anno ha accelerato per le stesse ragioni la sincronizzazione di Ucraina e Moldova alla rete continentale europea.
La loro integrazione è stata una priorità del gruppo ad alto livello del piano di interconnessione del mercato energetico baltico, che risale al giugno 2009, quando fu firmato il primo Memorandum d’intesa tra le tappe politiche con cui l’Ue ha cercato di favorire l’integrazione del mercato dell’elettricità e del gas nella regione del Baltico, poco interconnessa con l’Unione. Per ragioni storiche di occupazione sovietica, la rete elettrica degli Stati baltici è ancora gestita in modo sincrono con i sistemi russo e bielorusso. E questo non è mai piaciuto alla Commissione europea, che oggi invece accoglie con favore l’accelerazione del processo.
Congratulations @kajakallas, @krisjaniskarins and @IngridaSimonyte on your agreement on synchronising the Baltic electric grid to the European one.
This will further reinforce the strength and resilience of the EU’s electricity grid, and our energy independence overall.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) August 3, 2023
“L’accordo per la sincronizzazione alla rete europea da febbraio 2025 rafforzerà ulteriormente la forza e la resilienza della rete elettrica dell’UE e la nostra indipendenza energetica in generale”, ha commentato su twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, congratulandosi con i tre leader dei Baltici. Anche la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, ricorda che “questo è stato per molti anni un progetto infrastrutturale energetico prioritario per la Commissione, ricevendo cospicui finanziamenti dell’Ue, e continuerà a ricevere sostegno fino al suo completamento”, ha detto Simson, precisando che l’accordo odierno è “un simbolo della solidarietà europea in azione”. A detta di Bruxelles, il progetto “non solo porterà la sicurezza energetica nella regione e completerà l’integrazione nell’UE dei tre Stati baltici, ma sosterrà anche l’attuazione del Green Deal garantendo energia sicura, accessibile e sostenibile per la regione del Mar Baltico orientale e l’Unione come un’intera”, ha concluso.