Bruxelles – Oltre 23 milioni di euro per promuovere e sostenere la partecipazione. Tanto ha speso la Commissione europea per la Conferenza sul futuro dell’Europa (nota anche per il suo acronimo di Cofoe), il primo esperimento democrazia diretta che ha visto, per un anno, uomini e donne dell’Ue lavorare a una architettura a dodici stelle. A evento ultimato c’è che vuole chiarezza sui costi di un’operazione che potrebbe non tenere fede alle aspettative di chi chiede una modifica dei trattati, visto che i governi nazionali hanno escluso una simile possibilità.
E’ l’europarlamentare dei conservatori (Ecr) Michiel Hoogeveen (Paesi Bassi), a chiedere conto delle spese sostenute per la Cofoe. Dubravka Suica, commissaria per la Democrazia, quindi precisa. “Il contributo della Commissione per l’istituzione e il funzionamento della piattaforma digitale multilingue della conferenza, che consente ai cittadini di contribuire in 24 lingue, e per l’organizzazione dei gruppi di cittadini, è ammontato a 22 milioni di euro“. Tutto questo una “più di 700mila cittadini”. In tanti hanno partecipato agli eventi legati alla Conferenza, sottolinea la commissaria con soddisfazione. Da notare che su una popolazione Ue di circa 447 milioni di persone, 700mila corrisponde a poco meno dello 0,2 per cento della popolazione.
Ma non finisce qui. Perché, continua la commissaria, “la Commissione ha contribuito con 1,4 milioni di euroall’evento di feedback organizzato congiuntamente dalle tre istituzioni il 2 dicembre 2022″. Totale spese: 23,4 milioni di euro. Un ammontare che non ha richiesto costi aggiuntivi per i contribuenti, mette in chiaro Suica. Per la Conferenza sul futuro dell’Europa “il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno convenuto di contribuire con le proprie risorse finanziarie e umane utilizzando le linee di bilancio esistenti”.