Bruxelles – Piano per la ripresa (Pnrr), Italia e Commissione europea trovano la quadra per lo sblocco della terza rata e il pagamento della quarta. Come annunciato e previsto, il governo modifica l’agenda di azioni e riforme per salvare la tranche da 19 miliardi ferma da mesi, che confluirà nella tranche da 16 miliardi. Le due rate, dunque, dovrebbero essere erogate insieme alla luce dei correttivi proposti e concordati con Bruxelles. “Il totale di 35 miliardi di euro previsto dal Pnrr nel 2023 sarà incassato per intero“, assicura palazzo Chigi al termine della riunione della cabina di regia presieduta dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto.
“Dopo un’approfondita interlocuzione con la Commissione europea”, comunica sottolinea il governo, è stata rivista la riforma degli alloggi per studenti con gli obiettivi inserire un nuovo obiettivo per la quarta rata, chiarire le condizioni e gli obiettivi della misura; nonché “correggere alcuni errori materiali”. Tutte modifiche che, assicurano le autorità italiane, “non avranno alcun impatto” sulla concessione delle risorse del Recovery Fund, lo strumento Ue che finanzia i piani per la ripresa. Con queste correzioni la terza rata prevederà 54 obiettivi per 18,5 miliardi di euro, mentre la quarta 28 obiettivi per 16,5 miliardi.
Con la decisione presentata in Cabina di regia il governo presenterà formalmente la proposta di modifica della quarta rata alla Commissione europea. La proposta sarà esaminata dalla stessa Commissione e poi dal Consiglio dell’Ue congiuntamente alle altre 10 proposte di modifica della quarta rata già esaminate dalla Cabina di Regia e presentate l’11 luglio alla Commissione.
L’impasse è dunque superata, o così sembra, dopo mesi di tira e molla tra Roma e Bruxelles. Dalla capitale dell’Ue un portavoce conferma che il confronto serrato ha prodotto i suoi frutti. “Non prevediamo modifiche all’importo complessivo dei pagamenti che l’Italia dovrebbe ricevere nel 2023 tenendo conto sia della terza che della quarta richiesta di pagamento”. Certo, bisognerà avere ancora un po’ di pazienza per il via libero ufficiale, visto che la Commissione “valuterà formalmente la modifica proposta nel contesto del quadro relativo alle revisioni dei piani per la ripresa e la resilienza”.
Però a Bruxelles si conferma l’intesa e i suoi componenti. Il provvedimento sugli alloggi per studenti prevede una riforma volta a incentivare i soggetti privati nell’offerta di alloggi per studenti tramite cofinanziamento. A ciò si aggiunge un investimento volto ad aumentare in modo significativo l’offerta di posti letto per studenti entro la metà del 2026. Nella terza richiesta di pagamento è stato inserito un target intermedio. La modifica riguarderebbe l’introduzione di una nuova tappa nella quarta rata per garantire che l’obiettivo finale (previsto entro la metà del 2026) possa essere effettivamente raggiunto. I lavori tecnici continuano, ma per il Pnrr italiano sembra esserci un punto di svolta.