Bruxelles – Da oggi le imprese europee potranno presentare i volumi per l’aggregazione e i fornitori potranno quindi presentare le offerte per la domanda aggregata da venerdì 7 a lunedì 10 luglio, come anticipato nei giorni scorsi dal vicepresidente della Commissione Ue responsabile per gli acquisti congiunti, Maroš Šefčovič. E’ il via alla seconda gara per gli acquisti congiunti di gas a livello europeo.
I risultati del ‘matching’ tra la domanda aggregata delle imprese Ue e l’offerta saranno pubblicati quella stessa settimana, ha fatto sapere ancora la Commissione europea definendola una “storia di successo”.
Il primo ciclo di acquisti congiunti si è chiuso a metà maggio con offerte per oltre 13 miliardi di metri cubi di gas, a fronte di una domanda complessiva di 11,6 miliardi di metri cubi. Bruxelles ha fatto sapere che la domanda e l’offerta sono state abbinate per circa 10,9 miliardi di metri cubi di gas, tra Stati membri Ue e Ucraina, Moldova e Balcani Occidentali che hanno aderito alla piattaforma per gli acquisti congiunti. Dopo questa seconda gara, ne seguiranno altre tre prima della fine di quest’anno.
L’idea della Commissione europea è quella di attrarre fornitori su base regolare, indicativamente ogni due mesi (giugno, agosto, ottobre e dicembre) fino alla fine del 2023, consentendo a tutte le imprese di volta in volta di contrattare il gas per i successivi 12 mesi. Il regolamento Ue sugli acquisti congiunti prevede l’obbligo di aggregazione del 15% dei suoi obiettivi annuali di stoccaggio del gas, in vista della prossima stagione di riempimento degli stoccaggi per l’inverno: i Paesi membri Ue hanno l’obbligo di riempire le riserve sotterranee di gas al 90% della capacità entro il primo novembre del 2023. Rispetto al primo bando di gara, la Commissione europea ha apportato alcuni miglioramenti per facilitare ulteriormente il processo. Ad esempio, i potenziali acquirenti potranno presentare la domanda di gas da consegnare tra agosto 2023 e marzo 2025 per coprire l’intero anno e soddisfare i modelli di alcune industrie ad alta intensità energetica, che acquistano il gas per periodi di tempo più lunghi.
A Bruxelles prende forma sempre più l’idea di sfruttare lo stesso modello usato ora per gli acquisti congiunti di gas e gas naturale liquefatto (Gnl) anche per l’acquisto di idrogeno e per le materie prime critiche, utili alla produzione di tecnologie pulite, di cui Bruxelles è alla ricerca per non perdere la corsa all’approvvigionamento con Cina e Stati Uniti.
La piattaforma per gli acquisti congiunti è stata lanciata ad aprile dell’anno scorso, organizzandone il lavoro attraverso cinque task force su base regionale: il gruppo regionale dell’Europa sudorientale in Bulgaria; a giugno è nato il gruppo regionale centro-orientale (che riguarda Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovenia, Croazia e Slovacchia) insieme a Ucraina e Moldova; mentre i gruppi regionali Europa nord-occidentale, Europa sud-occidentale e Paesi baltici e Finlandia.