Bruxelles – Un’offerta che supera la domanda. Si è chiuso ieri (15 maggio) il primo round per attirare offerte dai fornitori globali per gli acquisti congiunti di gas a livello Ue. “Abbiamo attirato offerte per 13,4 miliardi di metri cubi di gas” a fronte di una domanda complessiva di 11,6 miliardi di metri cubi, ha riferito il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per gli acquisti congiunti, Maroš Šefčovič, facendo il punto in una conferenza stampa sui prossimi passi che interesseranno la piattaforma degli acquisti congiunti di gas.
La Commissione europea aveva aperto lo scorso 10 maggio la prima asta internazionale per attirare offerte dai fornitori globali di gas e soddisfare una domanda europea di gas, per un volume totale di circa 11,6 miliardi di metri cubi di gas (circa 2,8 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) e quasi 9,6 miliardi di metri cubi per consegna via gasdotto) con 77 aziende europee che hanno fatto richiesta di partecipare a questa prima gara per l’acquisto in comune (su un totale di 111 aziende che hanno aderito al meccanismo di aggregazione della domanda). In tutto sono 25 i fornitori internazionali che hanno risposto con offerte (13,4 miliardi) che hanno superato di poco la domanda e il fornitore di servizi selezionato da Bruxelles – la società ‘Prisma’ – ha abbinato quelle “più interessanti” alle richieste dei clienti. Il vicepresidente ha precisato che quasi tutto il volume della domanda è stato abbinato, circa 10,9 miliardi di metri cubi di cui oltre il 20 per cento rappresentato dal gas naturale liquefatto e quasi l’80 per cento di gas da tubo. Le offerte coprono 18 dei 21 punti di scambio virtuali per il gasdotto e entrambi i punti virtuali di GNL, nord e sud.
“A dir poco un successo”, ha sentenziato il vicepresidente, ricordando inoltre che ora la Commissione europea non ricoprirà alcun ruolo nelle trattative. Le 77 aziende europee coinvolte (per ragioni di privacy la Commissione europea non può dare informazioni su quali siano queste aziende) potranno negoziare i termini dei contratti di fornitura in autonomia, senza la mediazione della Commissione europea. I contratti che saranno stipulati, saranno validi da giugno 2023 a maggio 2024. Nella seconda metà di giugno la Commissione europea dovrebbe lanciare il secondo round di aggregazione della domanda e gare d’appalto.
E altri tre seguiranno prima della fine di quest’anno. L’idea della Commissione europea è quella di avviare queste gare per attrarre fornitori su base regolare, indicativamente ogni due mesi (giugno, agosto, ottobre e dicembre) fino alla fine del 2023, consentendo alle imprese di volta in volta di contrattare il gas per i successivi 12 mesi. Il regolamento per gli acquisti congiunti di gas prevede che l’Ue debba acquistare congiuntamente il 15 per cento dei suoi obiettivi annuali di stoccaggio del gas, in vista della prossima stagione di riempimento degli stoccaggi in vista della prossima stagione invernale. Gli Stati membri hanno l’obbligo di riempire le riserve sotterranee di gas al 90 per cento della capacità entro il primo novembre del 2023.
Così come per le aziende europee che hanno aderito al meccanismo di aggregazione della domanda, anche per i fornitori internazionali di gas e gnl la Commissione europea mantiene il massimo riserbo. Norvegia e Stati Uniti dovrebbero essere tra i principali fornitori, ma nei giorni scorsi il vicepresidente ha incontrato il ministro dell’Oman, Salim Al Aufi, e il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, parlando in entrambi i casi di un chiaro impegno a partecipare alla piattaforma.
Il vicepresidente presiederà la prossima settimana un nuovo incontro del comitato direttivo della piattaforma energetica, composto da rappresentanti della Commissione, di tutti i Paesi dell’Ue e di rappresentanti delle parti contraenti della Comunità dell’energia. La piattaforma per gli acquisti congiunti è stata lanciata ad aprile dell’anno scorso, organizzandone il lavoro attraverso cinque task force su base regionale: il gruppo regionale dell’Europa sudorientale in Bulgaria; a giugno è nato il gruppo regionale centro-orientale (che riguarda Italia, Austria, Germania, Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Slovenia, Croazia e Slovacchia) insieme a Ucraina e Moldavia; mentre i gruppi regionali Europa nordoccidentale, Europa sudoccidentale e Paesi baltici e Finlandia.