Il golf è lo “sport nazionale” europeo. Certo forse non è conosciuto e praticato come il calcio ma almeno è l’unico ad avere una squadra unita sotto la bandiera dell’Ue. E una squadra vincente anche. Non a caso la vittoria dell’Europa ieri nella Ryder Cup, confronto che si tiene ogni due anni fra i migliori giocatori del vecchio continente e quelli degli Stati Uniti, ha riscaldato gli animi anche dei leader delle istituzioni di Bruxelles. E certo vedere per una volta sventolare la bandiera dell’Ue non soltanto sui grigi pennoni di Strasburgo ma tra le centinaia di supporter del golf fa un certo effetto. Il Presidente del Parlamento, Martin Schulz, ha affidato le sue congratulazioni al popolare social network Twitter (dove ha quasi 18mila follower). “Congratulazioni all’Europa per la vittoria della Ryder cup negli Usa. Grande spirito europeo nella rimonta. Ancora meglio”, ha cinguettato il numero uno dell’Aula di Bruxelles, tedesco come uno dei campioni sul green, Martin Kaymer, riferendosi al fatto che la squadra – di cui fa parte anche l’italiano Francesco Molinari – ha messo a segno praticamente un miracolo visto che alla vigilia dell’ultima giornata gli statunitensi erano in vantaggio 10-6.
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha addirittura diffuso un comunicato stampa per congratularsi con il capitano della squadra, lo spagnolo José María Olazábal, dichiarando: “Avete unito sotto la bandiera europea una squadra di giocatori con diverse nazionalità, lingue e culture di diverse parti d’Europa. La vostra vittoria sarà fonte di ispirazione per tante persone in Europa”. E il commissario allo sport, Androulla Vassiliou, ha aggiunto entusiasta: “Che rimonta straordinaria! Siamo stati a fissare l’abisso con un deficit apparentemente impossibile da superare, ma il team Europa si è unito di fronte alle avversità, ha fatto risplendere il suo talento e ha tirato fuori una magnifica vittoria”. “Sono sicuro che Seve Ballesteros sarà esultando in cielo” ha concluso poi Vassiliou riferendosi a Severiano “Seve” Ballesteros Sota, campione di golf scomparso l’anno scorso, ex capitano della squadra europea con cui ha vinto per ben cinque volta la Ryder cup.
L’unico a non aver esultato pubblicamente è stato il Presidente del Consiglio dell’Unione europea, Herman Van Rompuy. Eppure anche se solo per spirito nazionalistico (neanche europeista) avrebbe potuto mostrare un cenno di gioia almeno per il suo connazionale, il belga Nicolas Colsaerts. Comunque a quanto pare l’idea di una “nazionale” europea dello sport eccita qualcuno, anche se nelle altre e più importanti (dal punto di vista del seguito) competizioni del vecchio continente la possibilità di un team unito sotto la bandiera blu con le 27 stelle gialle è alquanto lontana e sono solo i radicali dell’associazione Esperanto a continuare a chiedere di avere, almeno, la doppia bandiera alle Olimpiadi per i Paesi membri. Un’idea che dal punto di vista sortivo (al di là delle implicazioni politiche e simboliche) sarebbe sicuramente vincente: alle scorse Olimpiadi di Londra infatti i Paesi dell’Ue hanno collezionato circa 300 medaglie, stracciando (uniti s’intende) addirittura i due colossi Usa e Cina messi insieme. Niente male.
Alfonso Bianchi