Bruxelles – La Silicon Valley Bank (Svb) non è Lehman Brothers. L’Europa, questa volta, è in grado di assorbire il colpo. Dopo il fallimento di una delle maggiori banche degli Stati Uniti, la principale nel polo industriale californiano, l’Ue intende rassicurare. L’esposizione dell’eurozona “è molto limitata”, dice il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che oggi a Bruxelles si vedrà costretto a rivedere l’agenda dei lavori dei ministri economici dei Paesi Ue con la moneta unica. “I ministri discuteranno gli sviluppi di Svb e cosa significa per il sistema bancario europeo”, riconosce.
My short overview on what is on the agenda for today’s meeting of the #Eurogroup. We will discuss #fiscal strategy for 2024 and agree on a common position. Also on the agenda – #inflation developments, #digitaleuro and the economic governance review. pic.twitter.com/RNIE94TWxV
— Paschal Donohoe (@Paschald) March 13, 2023
L’Unione europea vuole dare rassicurazioni, soprattutto dopo le aperture in calo delle principali piazze affari del Vecchio continente. “Penso che siamo più protetti rispetto a Lehman Brothers“, confida un alto funzionario europeo. Certo, “va verificato” tutto per bene e in dettaglio, ed è per questo motivo “è stato chiesto di guardare alla cosa” agli organismi tecnici competenti.
Nel 2007 il fallimento del gruppo Lehman Brothers ha aperto la strada per la crisi economica che ha investito l’eurozona a partire dal 2008. Una delle peggiori recessioni dai tempi della crisi del 1929 e la grande depressione economica che ne scaturì. Sulla scia delle recessione del 2008 seguita al crack Lehman Brothers solo in Italia vennero bruciati più di mezzo milione di posti di lavoro in quattro anni. Da Bruxelles oggi vogliono rassicurare: Silicon Valley Bank non è la stessa cosa.
Lo sottolinea anche il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, arrivando per partecipare ai lavori dell’Eurogruppo. “Non vediamo un rischio specifico di contagio” per l’eurozona e il suo sistema bancario. “Non ritengo che al momento in Europa ci sia un rischio contagio diretto”. Certo, aggiunge, “dobbiamo monitorare la situazione su possibili effetti indiretti”, e in tal senso “monitoriamo in stretto contatto con la Bce”.
Anche il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, vuole assicurare circa una delle principali economie dell’Eurozona. “Non esistono rischi specifici per le banche francesi“. Questo perché “il sistema bancario francese non è legato alla Silicon Valley Bank”. Ad ogni modo “seguiamo la situazione con attenzione”.