Bruxelles – Artigianato e industria come mondi complementari, uno non funziona senza l’altro. Su questo filo interpretativo, in occasione dell’Italian Design Day 2023, giunto alla sua VII edizione, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ha inaugurato FARE LUCE, una mostra dedicata all’architetto e designer Michele De Lucchi, che sarà aperta fino al 5 maggio 2023.
Grazie alla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice), a partire da venerdì scorso (10 marzo) la mostra FARE LUCE si pone l’obiettivo di promuovere all’estero una conoscenza profonda del grande designer e architetto italiano Michele De Lucchi.
Nella mostra curata da Giovanna Massoni, con allestimento di Susanna Capogrande, percepiamo un dialogo tra i due punti fermi della carriera di De Lucchi: Artemide e Produzione Privata.
Con il Gruppo Artemide, brand di illuminazione tra i più conosciuti al mondo, fondato nel 1960 da Ernesto Gismondi, De Lucchi ha un’amicizia storica, un rapporto solido e duraturo che trova estrema affinità nell’idea di luce come elemento fondamentale per la vita e per l’ambiente, con un’attenzione notevole alla sostenibilità e all’economia circolare.
Produzione Privata è invece il laboratorio che ha creato il designer italiano nel 1990. Si base su un’idea di artigianato, dove ogni esemplare è unico, libero dalle logiche dell’industria e ispirato dall’immaginazione e dai diversi materiali e forme possibili.
È questo confronto tra produzione in serie e collezioni uniche che riempie la sala espositiva dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles di una luce quasi mistica, un dialogo autentico che riflette e invita a riflettere sull’oggetto che non è mai fine a sé stesso.
“Mondo industriale e artigianato sono complementari, funzionano solo insieme“, sostiene da sempre De Lucchi, e aggiunge: “Come l’uomo è allo stesso tempo fatto di razionalità e umanità, anche per le lampade esiste questa dicotomia, la loro forma e la luce che emanano sono sempre costruite unendo insieme una parte più funzionale a una più decorativa ed emozionale”.
Seguendo il tema scelto per l’Italian Design Day di quest’anno (La qualità che illumina. L’energia del design per le persone e per l’ambiente), l’espressione fare luce che dà il titolo alla mostra, è il gesto stesso di un designer che con i suoi lavori fa luce sulle problematiche, che studia e analizza il mondo reale e le sue componenti per poi creare e proiettare le idee nel mondo reale e in quello che verrà.
La mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles si inserisce in un circuito culturale più ampio dedicato a Michele De Lucchi in Belgio: la mostra Futuro Gentile dal 12 febbraio al 27 agosto presso il Centro di Innovazione e Design a Grand-Hornu, Paintings dal 9 marzo all’8 aprile presso la galleria Spazio Minimi a Bruxelles, parallelamente a una rassegna di Artworks e pezzi da collezione di Produzione Privata presso la sede di Quattro Benelux a Hoegaarden.