Bruxelles – Ridurre gli sprechi alimentari in Europa. L’obiettivo è fissato nella strategia europea per la filiera agroalimentare del 2020 ‘Farm to Fork’ ed è in questo quadro normativo che la Commissione europea sta portando avanti il lavoro per presentare un proposta di revisione delle norme dell’UE sulle date di scadenza degli alimenti. Ieri la Commissione ha presentato agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme per inserire sull’etichetta di scadenza la dicitura ‘Spesso buono oltre’ da affiancare alla scritta che siamo ormai abituati a trovare sulle confezioni dei prodotti ‘da consumarsi preferibilmente entro’.
Secondo Bruxelles, l’aggiunta della frase è necessaria per ridurre lo spreco alimentare, perché consente “una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”, si legge nell’atto delegato presentato ai governi e visto da Ansa.
Le ultime stime indicano che nel 2019 sono stati generati circa 931 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, di cui: il 61 per cento proveniva da famiglie, il 26 per cento dalla ristorazione e il 13 per cento dalla vendita al dettaglio. La parte più interessante di questi dati è che fino al 10 per cento degli 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari generati ogni anno nell’UE sono in qualche modo legati all’etichettatura della data, dal momento che il 53 per cento dei consumatori non conosce il significato dell’etichetta “da consumarsi preferibilmente entro”. Ed è questo il motivo per cui la Commissione europea ha scelto di intervenire su questo fronte, fissando inoltre l’impegno entro il 2023 a proporre di fissare obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari in tutta l’Ue. L’iter di consultazione con cittadini, industria e parti interessate è stato avviato da Bruxelles a ottobre 2021, con l’impegno a dimezzare lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo entro il 2030. “Studieremo il dossier con tutta l’attenzione possibile, la nostra stella polare resta la tutela della qualità, la repressione delle frodi ma anche il contrasto allo spreco alimentare. Tutto quello che va in questo senso è benvenuto, mentre ogni elemento fuorviante o condizionante è da rigettare”, ha commentato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, parlando con Repubblica.