Bruxelles – Una storia che inizia da Nelson Mandela e arriva fino a Roberta Metsola. L’Unione Europea ha presentato ufficialmente la sua squadra di rugby, che parteciperà per la prima volta nella storia alla Coppa del Mondo Parlamentare, la competizione voluta e plasmata dall’ex-presidente del Sud Africa nel 1995 per mettere in contatto i membri dei Parlamenti di tutto il mondo attraverso i valori dello sport. Il rugby nello specifico. “È un momento semplicemente storico, una squadra dell’Ue che partecipa a una competizione internazionale“, è l’annuncio alla stampa della numero uno dell’Eurocamera.
Questa mattina (primo marzo) è stata battezzata alla sede del Parlamento Ue di Bruxelles l’iniziativa sportiva che vedrà i 15 giocatori e giocatrici che rappresenteranno i colori dell’Unione Europea scendere sul rettangolo verde da rugby tra il 31 agosto e l’8 settembre in Francia. Una squadra mista, composta da eurodeputati ed eurodeputate, assistenti parlamentari e rappresentanti di tutte e tre le istituzioni comunitarie – Parlamento, Consiglio e Commissione – che al momento rappresentano 15 nazionalità diverse. Il team Ue farà esordio nella competizione promossa da World Rugby ogni quattro anni nel Paese che ospita la Coppa del Mondo di rugby ufficiale (quest’anno in Francia, tra l’8 settembre e il 28 ottobre).
“Non mi aspettavo di giocare”, ha scherzato la presidente Metsola ricevendo dalle mani dei due co-presidenti della squadra, gli eurodeputati francesi Anne-Sophie Pelletier (La Sinistra) ed Éric Andrieu (S&D), la maglia ufficiale personalizzata con il suo nome e il numero 27, come i Paesi membri dell’Unione Europea. Giocheranno invece gli stessi Pelletier e Andrieu, insieme a Pascal Durant (S&D), Radan Kanev (Ppe), Mohammed Chahim (S&D) e Irène Tolleret (Renew Europe), e “altri saranno presto integrato”, specifica l’ufficio stampa della squadra. Al momento non c’è nessun eurodeputato italiano, “ma ci stiamo lavorando, perché sarebbe sorprendente se un grande Paese come l’Italia non fosse rappresentato”. La sostanza però non cambia: “Il rugby è una questione di valori e rispetto, tutto ciò in cui crediamo in questi tempi difficili“, ha rimarcato con forza Metsola, ricordando che “una squadra mista composta di 15 nazionalità è un simbolo di uguaglianza e diversità”.
https://twitter.com/Europarl_Rugby/status/1575156240149118977?s=20
I primi appuntamenti della squadra di rugby dell’Ue
Il primo banco di prova per il team Ue sarà contro la squadra ospite della prossima Coppa del Mondo di Rugby parlamentare, la Francia, il prossimo 18 marzo al Sei nazioni (ma sempre dei Parlamenti). Tra il 22 e il 27 maggio sarà allestita al Parlamento Europeo la mostra fotografica Rugby, united in diversity, mentre si terrà l’8 giugno la prima conferenza annuale della squadra europea.
Occhi puntati sulla prima sfida intercontinentale, il 24 giugno, per un gala match con la nazionale dei diplomatici giapponesi. Un percorso in preparazione alla Coppa del Mondo nel sud della Francia tra il 31 agosto e l’8 settembre, quando il team Ue sfiderà una dozzina di selezioni dei Parlamenti di tutto il mondo: Francia, Irlanda, Inghilterra, Scozia, Galles, Sud Africa, Argentina, Australia e la temibilissima (anche a livello parlamentare) Nuova Zelenda, vincitrice di quattro edizioni su sette disputate dal 1995.
Si tratta comunque di una competizione amatoriale, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare in beneficienza. “Il rugby è uno sport di valori e principi: fair play, ma anche integrità, passione, spirito di squadra, solidarietà e rispetto”, hanno voluto ricordare i due co-presidenti della squadra del Parlamento Ue. A cui ha fatto eco con grande entusiasmo la stessa numero uno dell’Eurocamera: “È una grande opportunità per costruire ponti tra deputati di tutto il mondo“, perché lo sport “è un linguaggio universale e può essere uno strumento potente per promuovere i valori europei”. Soprattutto la tolleranza e il dialogo tra persone di diverse culture e nazionalità. Anche in un placcaggio sul campo o davanti a una birra con gli avversari a fine partita, durante il più classico dei terzi tempi rugbistici.