Giovani e meno giovani, sono sempre di più le persone che vengono attratte dalle promesse di facili guadagni che spopolano sulla rete e il gioco d’azzardo da sporadico passatempo rischia di trasformarsi in un’insidia o in una vera e propria malattia. Con i suoi sette milioni di utenti il mercato del gioco d’azzardo online dell’Ue rappresenta il 45% di quello mondiale e secondo le ultime stime una percentuale della popolazione adulta che va dallo 0,1 allo 0,8 soffrirebbe di ludopatia.
Una situazione preoccupante e non più tollerabile secondo la Commissione europea che, attraverso una ‘raccomandazione’ – strumento orientativo e non vincolante – chiede ai ventotto Stati membri di intervenire mettendo a punto leggi che salvaguardino i minori e che forniscano corrette informazioni sui rischi connessi a questo tipo di attività. A trenta mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la Commissione valuterà se le misure adottate dai diversi Paesi sono adeguate.
“Gli Stati membri dovrebbero garantire che i minori non abbiano accesso al gioco d’azzardo online e prevedere norme per ridurre al minimo i contatti tra i minori e il gioco stesso – si legge nella raccomandazione – contatti che avvengono ad esempio attraverso la pubblicità o la promozione del gioco d’azzardo mediante mezzi audiovisivi o altre forme”. La Commissione suggerisce anche che venga attivato un processo di registrazione obbligatorio per cui i consumatori forniscano informazioni sulla loro età e identità che vengano verificate: “Ciò dovrebbe permettere agli operatori di monitorare la condotta del giocatore – spiega la Commissione – e, se necessario, allertarlo sul suo comportamento di gioco”.
La Commissione incoraggia inoltre gli Stati a creare “strumenti che consentano agli utenti di tenere il gioco sotto controllo, come la possibilità di fissare limiti di spesa, di ricevere messaggi di allerta sulle vincite e le perdite e la possibilità di sospendere temporaneamente il gioco”. Particolare attenzione dovrebbe poi essere riservata alla pubblicità: “Le sponsorizzazioni dei servizi di gioco d’azzardo online dovranno essere più trasparenti e più responsabili sotto il profilo sociale. Ad esempio, le comunicazioni commerciali non dovranno contenere dichiarazioni infondate sulle possibilità di vincita, incitare al gioco d’azzardo o lasciare intendere che il gioco d’azzardo risolva i problemi sociali, professionali, personali o finanziari”.
Michel Barnier, vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi ha commentato: “Questa raccomandazione costituisce uno degli elementi essenziali del piano d’azione 2012 della Commissione sui servizi di gioco d’azzardo online. Dobbiamo tutelare più efficacemente tutti i cittadini, i minori in particolare, dai rischi associati al gioco d’azzardo. Ci rivolgiamo adesso agli Stati membri, ma anche ai gestori di gioco d’azzardo online, per realizzare insieme la nostra volontà di garantire ai consumatori un livello di protezione elevato in tutta l’Ue in questo settore digitale in rapida espansione”.