Bruxelles – Nessun atto delegato con i criteri per definire l’idrogeno rinnovabile, dunque nessun passo avanti sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili. La Commissione europea sta “finalizzando il lavoro sull’atto delegato” per andare a definire i criteri “per l’idrogeno rinnovabile e lo presenteremo il prima possibile”, ha assicurato il portavoce della Commissione europea responsabile per l’energia, Tim McPhie, durante il briefing quotidiano di oggi (6 febbraio) con la stampa, rispondendo a una domanda sui tempi di presentazione da parte della Commissione europea dell’atto delegato che riguarda i cosiddetti ‘combustibili rinnovabili di origine non biologica’ (Rfnbo)”.
As I feared on Friday, @markuspieperMEP has decided to cancel tomorrow's #RED trilogue without consulting its shadow rapporteurs.
Is this democracy?
I REFUSE to let renewables be held hostage to whims! pic.twitter.com/SaBPIo2yi0
— Christophe GRUDLER (@GrudlerCh) February 6, 2023
Ma proprio la mancata presentazione dell’atto delegato in questione da parte dell’esecutivo europeo ha spinto il relatore per l’Eurocamera, l’eurodeputato tedesco Markus Pieper (PPE) a cancellare la prossima riunione dei negoziati interistituzionali (“triloghi”) sulla revisione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED), che era in programma domani per i capitoli della bioenergia, l’uso delle energie rinnovabili nei trasporti e ai progetti comuni per la produzione di energia rinnovabile. Il portavoce ha definito “deplorevole” l’annullamento dei negoziati, dal momento che la Commissione è “impegnata a portare avanti il lavoro sulla revisione della direttiva rinnovabili, come di tutti gli altri dossier del pacchetto sul clima ‘Fit for 55’. La commissaria europea per l’energia, Kadri Simson – ha aggiunto il portavoce – è disponibile a portare avanti domani i colloqui con i co-legislatori europei”, ovvero il Parlamento e Consiglio.
L’atto delegato con i criteri per definire l’idrogeno rinnovabile doveva essere presentato dalla Commissione europea entro la fine del 2022, ma la proposta non è mai arrivata. Con la direttiva del 2018 sullo sviluppo delle energie rinnovabili, Bruxelles ha fissato per il settore dei trasporti un obiettivo separato del 14 per cento di energie rinnovabili, dando la possibilità ai fornitori di utilizzare carburanti rinnovabili per il trasporto (sia liquidi che gassosi) di origine non biologica per raggiungere questo obiettivo, ma Bruxelles intende stabilire i requisiti per l’elettricità rinnovabile utilizzata per produrre questi carburanti rinnovabili per i trasporti in modo che possano essere considerati completamente rinnovabili.
A maggio, con la presentazione del piano ‘REPowerEU’ per affrancare l’Ue dai combustibili fossili russi, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sull’atto delegato per chiarire le norme dell’UE applicabili all’idrogeno rinnovabile, tra cui le cosiddette regole di addizionalità. La proposta che dovrebbe arrivare a breve dovrebbe riguardare i combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) per stabilire i criteri per i prodotti che rientrano nella categoria “idrogeno rinnovabile”. L’idrogeno – in particolare quello ‘verde’ prodotto da energia rinnovabile (eolica e solare soprattutto) attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua – è posto al centro nei futuri piani di decarbonizzazione dell’Ue e gli obiettivi di produzione e importazione sono stati ulteriormente rafforzati in ‘REPowerEU’. Nel piano presentato lo scorso maggio, la Commissione si è posta l’obiettivo di portare a 20 milioni di tonnellate la produzione di idrogeno verde: 10 milioni di tonnellate di produzione interna – in aumento rispetto ai 5,6 milioni già previsti nelle proposte del quadro UE per la decarbonizzazione dei mercati del gas pubblicate a dicembre 2021 – e 10 milioni di tonnellate di importazioni ogni anno entro il 2030.