La domanda di traffico aereo è destinata a crescere costantemente e senza sosta. Nei prossimi venti anni, secondo il Current Market Outlook (CMO) annuale di Boeing pubblicato a Londra, il traffico aereo passeggeri aumenterà del 5% l’anno, mentre quello degli aerei cargo aumenterà del 4,7% annuo. Una simile domanda significherà quasi un raddoppio della flotta aerea mondiale da qui al 2033, con la produzione di 36.770 nuovi velivoli per commesse complessive attorno ai 5.200 miliardi (5,2 trilioni) di dollari. Il CMO è la previsione sul mondo dei jet commerciali più completa al mondo e l’analisi dell’industria aeronautica di riferimento. Secondo Boeign nel 2033 solcheranno i cieli di tutto il mondo 2.490 nuovi jet regionali (capienza fino a 90 posti), 25.680 nuovi aerei a fusoliera stretta (o a corridoio singolo, da 90 a 230 passeggeri), 4.520 aerei a fusoliera larga (o a doppio corridoio, da 200-300 passeggeri), 3.460 aerei a fusoliera media (300-400 posti) e 620 aerei di fusoliera massima (oltre 400 posti). A trainare la domanda sarà il mercato dell’Asia-Pacifico, dove il numero di velivoli triplicherà passando dagli attuali 5.470 aerei in uso a 15.220. Previste 7.550 nuove commesse in Nord America (Stati Uniti e Canada, per 870 miliardi di dollari di commesse) e 7.450 in Europa, terzo mercato su scala globale (1.040 miliardi di dollari).
Le previsioni di quest’anno vedono nel segmento degli aerei a corridoio singolo quello in maggiore crescita. Ciò “grazie alla continua comparsa di vettori low-cost”, secondo il rapporto. Per Randy Tinseth, vice presidente Marketing di Boeing Commercial Airplanes, “non c’è dubbio: il mercato predilige questa categoria, dove flessibilità del network ed efficienza dei costi coesistono”. In tal senso, ricorda, “il 737-800 Next-Generation e il nuovo 737 MAX 8 offrono ai nostri clienti le maggiori potenzialità di guadagno in uno spazio di medie dimensioni”. Entrando più nel dettaglio Boeing prevede un fabbisogno di 8.600 nuovi aerei nel segmento a doppio corridoio, primi fra tutti i piccoli aerei widebody tra i 200 e i 300 posti, come i Dreamliner 787-8 e 787-9. Le previsioni attuali riflettono uno spostamento continuo della domanda dagli aerei più grandi ai nuovi efficienti bimotore, come il 787-10 ed il nuovo 777X. “Grazie alla gamma widebody più completa del settore, siamo certi di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, oggi e in futuro”, assicura inseth.
Nei cieli Ue il traffico aereo è previsto in aumento di quasi il 50% (da 4.350 vettori in funzione se ne avranno 7.710 nel 2033) e per una migliore gestione sarà fondamentale completare il processo di integrazione degli spazi aerei (il progetto “Cielo unico europeo”) su cui i ventotto sono in forte ritardo. Per l’Unione europea la sfida non sarà solo economico-commerciale, ma soprattutto politica: si dovranno mettere in comune mezzi e tecnologie per un miglior funzionamento delle torri di controllo e superare così il frazionamento del mercato del trasporto aereo ancora fermo a sistemi nazionali.